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Le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati nella regione Friuli-Venezia Giulia al 31 dicembre 2023 e al 30 aprile 2024

Alberto Valcarenghi, Dottore Commercialista in Crema

7 Giugno 2024

L'autore svolge una breve analisi dei dati relativi alle liquidazioni giudiziali e ai fallimenti dichiarati nella regione Friuli-Venezia Giulia, al 30 aprile 2024 ed al 31 dicembre 2023, confrontati con i dati dell’anno precedente.
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1 . Introduzione
Dopo aver effettuato una breve analisi economica verranno di seguito riportate 2 tabelle. 
1) Nella prima si evidenzia un confronto tra il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022. 
2) Nella seconda si evidenzia un confronto tra il numero di liquidazioni giudiziali e fallimenti e dichiarati al 30 aprile 2024 ed al 30 aprile 2023. 
Il termine “procedure” nel testo sotto riportato, viene utilizzato per individuare sia le liquidazioni giudiziali sia i fallimenti.  
Vengono ora riportati alcuni dati indicati nella pubblicazione ISTAT “BES DEI TERRITORI” che evidenzia il Benessere Equo e Sostenibile della regione Friuli Venezia Giulia nell’anno 2023. 
Il Benessere Equo e Sostenibile (BES) è un concetto multidimensionale e, in quanto tale, per essere misurato richiede un ampio spettro di indicatori in grado di rappresentarne la complessità attraverso una lettura integrata. 
2 . La posizione del Friuli-Venezia Giulia
Considerando le posizioni occupate dalle province del Friuli-Venezia Giulia nella distribuzione nazionale, il livello di benessere relativo della regione è il più alto sia rispetto all’Italia, sia rispetto al complesso dei territori del Nord-est. Infatti, nell’ultimo anno di riferimento dei dati, le province del Friuli-Venezia Giulia si collocano nei due livelli più virtuosi per il 60,0 per cento degli indicatori (a fronte del 56,1 per cento del Nord-est e del 42,7 per cento dell’Italia) con un vantaggio che si concentra, in particolare, nella classe di benessere alta. 
L’organizzazione amministrativa del territorio del Friuli-Venezia Giulia comprende 215 Comuni. Le 4 unità territoriali sovracomunali (province) presenti hanno una valenza esclusivamente statistica e nessuna natura amministrativa. Gli insediamenti si caratterizzano per la prevalenza di zone rurali o scarsamente popolate e per la moderata incidenza di comuni intermedi, periferici e ultraperiferici. La popolazione della regione nel 2023 sfiora 1,2 milioni di abitanti e rappresenta il 2,0% della popolazione nazionale. L’economia regionale ha generato nel 2020 un valore aggiunto complessivo di 33.139 milioni di euro (valori correnti), pari al 2,2% del valore aggiunto nazionale e a 27.526 euro per abitante. Nel quadro nazionale il sistema produttivo del Friuli-Venezia Giulia si distingue per una vocazione industriale nel settore manifatturiero, anche se meno pronunciata di quella del Nord-est. 
3 . Il territorio
L’articolazione urbana del Friuli-Venezia Giulia è caratterizzata dalla prevalenza di zone rurali o scarsamente popolate. Qui risiede il 26,4% della popolazione, mentre il 29,2% vive in città, una quota inferiore alla media italiana (35,1%), ma superiore a quella del Nord-est (27,6%). Il rimanente 44,5% risiede invece in piccole città e sobborghi. Se si considera la classificazione territoriale in termini di aree interne, identificate sulla base di un indicatore di accessibilità che misura la distanza rispetto al polo (centro di offerta di servizi) più prossimo, i comuni che ricadono in aree intermedie, periferiche e ultraperiferiche (aree interne), costituiscono il 38,1% del totale regionale, mentre sono quasi la metà a livello medio nazionale e oltre il 40% nel Nord-est. Il Friuli-Venezia Giulia si caratterizza per una netta prevalenza di popolazione residente nei Comuni polo e cintura (88,0%), con valori superiori alla media del Nord-est (82,0%) e, soprattutto, al totale Italia (77,3%). La densità di unità locali delle imprese nella regione è di 11,5 per km quadrato, un dato inferiore a quello della ripartizione (16,2) e nazionale (15,9).
4 . Benessere economico
Gli indicatori disponibili nel dominio rilevano per il Friuli-Venezia Giulia livelli di benessere migliori della media-Italia e generalmente in linea con la media del Nord-est. 
Nel 2020, la retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti assicurati Inps in Friuli-Venezia Giulia è di quasi 21.700 euro (al lordo Irpef), circa 1.000 euro in più della media italiana, ma 275 euro più bassa di quella del Nord-est. Il livello dell’indicatore, nell’anno in esame, risente anche della crisi occupazionale conseguente alla pandemia, oltre a riflettere in una certa misura la regolarità dell’occupazione e il numero di giornate di lavoro retribuite nell’anno, di cui si è dato conto nel dominio Lavoro e conciliazione dei tempi di vita.
5 . Lavoro e conciliazione dei tempi di vita
Nell’ultimo anno disponibile, il profilo del Friuli-Venezia Giulia nel dominio Lavoro mostra livelli di benessere nettamente superiori alla media nazionale, seppure in alcuni casi più bassi della media del Nord-est. 
Nel 2022, il tasso di occupazione delle persone tra i 20 e i 64 anni raggiunge, in Friuli-Venezia Giulia, il 73,4%, 8,6 punti percentuali in più del valore dell’Italia e il livello di mancata partecipazione al lavoro (8,8%) è quasi la metà rispetto a quello nazionale.
6 . Innovazione, ricerca e creatività
Gli indicatori del dominio Innovazione, ricerca e creatività guardano alle risorse, capacità e risultati dei territori nell’ambito dell’economia della conoscenza evidenziando, nel Friuli-Venezia Giulia come in Italia, ampie differenze territoriali. 
La propensione alla brevettazione, misurata come numero di domande di brevetto europeo per milione di abitanti, si contraddistingue per una distribuzione fortemente asimmetrica e concentrata sul territorio nazionale, con un piccolo numero di province italiane su livelli molto elevati, ed una quota ben più ampia con valori molto bassi o nulli. Nel 2019, ultimo anno per il quale l’Ufficio brevetti europeo (Epo) ha diffuso dati territoriali consolidati, l’indicatore per l’Italia è di 80,7 domande per milione di abitanti. Il Friuli-Venezia Giulia e il Nord-est, con 114,4 e 154,6 domande per milione di abitanti, si confermano tra le aree trainanti del Paese in questo ambito. Il risultato della regione compendia i livelli molto elevati di Pordenone (197,4) con quelli più modesti di Trieste (67,8) e Gorizia (53,8), aree a diversa vocazione produttiva, che comunque sono più elevati del valore mediano (pari a 41,0 per le province italiane).
7 . Istruzione e formazione
Gli indicatori del dominio posizionano il Friuli-Venezia Giulia su livelli di benessere generalmente superiori sia alla media nazionale, sia a quella del Nord-est.
8 . Ambiente
Il confronto tra i risultati del Friuli-Venezia Giulia e la media-Italia nell’ultimo anno disponibile evidenzia un relativo vantaggio della regione per le migliori condizioni meteoclimatiche, la minore quota di popolazione esposta al rischio frane, la maggiore disponibilità di verde urbano nei capoluoghi e la più elevata percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Le altre misure regionali si allineano alla media-Italia. Inoltre, nel confronto con la ripartizione la regione si distingue in positivo per una quota decisamente più bassa di popolazione esposta al rischio di alluvioni e per la minore produzione pro-capite di rifiuti urbani; tuttavia la raccolta differenziata non raggiunge il livello del Nord-est e nella regione si riscontra una maggiore dispersione da rete idrica comunale.
9 . Paesaggio e patrimonio culturale
Gli indicatori regionali del dominio caratterizzano il profilo del Friuli-Venezia Giulia per livelli in linea con le medie dell’Italia e del Nord-est o – più spesso – superiori. 
In particolare, la densità e rilevanza del patrimonio museale nella regione (1,51 per 100 km quadrati) è di poco superiore ai valori di confronto (1,42 sia per l’Italia che per il Nord-est), mentre la densità del verde storico e dei parchi urbani di notevole interesse pubblico nei comuni capoluogo del Friuli-Venezia Giulia nel 2021 (6,0 metri quadrati per 100 mq di superficie comunale urbanizzata), è complessivamente ben più elevata della media nazionale e della ripartizione (1,7 e 1,9). La diffusione delle aziende agrituristiche (8,9 per 100 kmq), invece, pur essendo in linea con il dato nazionale (8,4) è più bassa del valore della ripartizione di confronto (11,7).
10 . Salute
Il profilo del Friuli-Venezia Giulia nel dominio Salute ricalca quello del Nord-est, con la quasi totalità degli indicatori che segnalano livelli di benessere migliori della media-Italia, ma generalmente più bassi del Nord-est. 

Tabella n. 1 – Confronto 31 dicembre 2023 con 31 dicembre 2022
 
Le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati al 31 dicembre 2023, in tutta la regione sono stati pari a 124 rispetto agli 81 dichiarati al 31 dicembre 2022, con un aumento di 43 procedure, pari al 53%. Nell’anno 2021, il numero di fallimenti era stato pari a 88 unità, mentre nel 2020 il numero di fallimenti era stato pari a 130. 
Il Tribunale di Udine ha aumentato di undici unità il numero di procedure rispetto al 2022, con un incremento percentuale del 22,9%; il Tribunale di Trieste evidenzia un incremento del 150%; il Tribunale di Gorizia evidenzia un incremento del 225% ed il Tribunale di Pordenone evidenzia un incremento del 60%.
 
Tabella n. 2 – Confronto tra il 30 aprile 2024 ed il 30 aprile 2023
Le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati al 30 aprile 2024, in tutta la regione sono stati pari a 35 rispetto ai 39 dichiarati al 30 aprile 2023, con una diminuzione di quattro unità. Pertanto i valori dell’anno 2024 risultano in linea con l’anno 2023.   
Il Tribunale di Udine ed il Tribunale di Gorizia evidenziano una diminuzione rispetto all’anno precedente; il Tribunale di Trieste evidenzia il medesimo numero di procedure, mentre il Tribunale di Pordenone evidenzia un aumento del 42% circa. 
In linea generale, l’aumento del numero di procedure si sta registrando in tutta Italia, in quanto i livelli minimi raggiunti nelle recenti annualità stanno creando un effetto “rimbalzo”.
11 . Conclusioni
Come indicato nella pubblicazione della Banca d’Italia n. 28 del novembre 2023 relativa all’Economia del Friuli-Venezia Giulia, nella prima metà del 2023 in Friuli Venezia Giulia è proseguito il rallentamento della crescita economica, avviatosi nel corso del 2022. 
La produzione industriale si è contratta e le vendite sono diminuite, in misura più accentuata nel mercato interno rispetto a quello estero. L'andamento negativo è stato guidato dal comparto del legno e arredo e dalla metallurgia, parzialmente compensato dalla crescita della meccanica. Gli investimenti hanno ristagnato, frenati anche dall'aumento del costo del credito. Le attese di breve termine formulate dalle imprese industriali prefigurano una sostanziale stabilità dell'attività economica; i piani di investimento per il 2024 restano improntati alla cautela. 
Nel primo semestre del 2023, la crescita delle costruzioni ha sensibilmente rallentato e gli scambi sul mercato immobiliare sono diminuiti. I servizi privati non finanziari hanno continuato a beneficiare del buon andamento delle presenze turistiche, mentre si è ridotta la movimentazione di merci nel porto di Trieste. 
Il calo dei costi energetici ha contribuito a sostenere la redditività delle imprese; ne hanno beneficiato le riserve di liquidità che sono rimaste elevate. Il credito bancario alle imprese si è ridotto, risentendo di un inasprimento delle condizioni di finanziamento e di una riduzione della domanda. 
In sintesi, il rallentamento della produzione e l’aumento dei tassi di interesse stanno creando diverse criticità alle imprese ed il numero di liquidazioni giudiziali/fallimenti è destinato ad incrementare. 
L’aumento nella regione Friuli-Venezia Giulia del 53% del numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti nell’anno 2023 rispetto all’anno precedente è indicativo della situazione attuale a livello regionale e nazionale. 
Sono comunque in atto enormi cambiamenti e quindi gli imprenditori avranno nuove opportunità da cogliere e come diceva Seneca “La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità”. 

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