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News a cura di Angela Randazzo

  • 7 Gennaio 2022

    La reintroduzione del sistema di allerta esterna ex L. n. 233 del 2021 di conv. del D.L. n. 152 del 2021

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    La L. 29 dicembre 2021, n. 233, pubblicata nella G.U. del 31 dicempre 2021, nel convertire il D.L. 6 novembre 2021, n. 152, recante “Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”, ha inserito nell’ordito normativo gli artt. 30-ter-30-sexies. Quest’ultima norma, in particolare, reintroduce il sistema dell’allerta esterna, ponendo obblighi di segnalazione a carico di creditori pubblici qualificati, all’indirizzo dell’organo di controllo e dell’imprenditore. Gli obblighi scattano qualvolta l’indebitamento dell’impresa oltrepassi una soglia prestabilita di esposizione debitoria. Nello specifico, per l’INPS, viene in evidenza il ritardo di oltre novanta giorni nel versamento dei contributi di ammontare superiore al 30% di quelli dovuti nell’anno precedente per le imprese con lavoratori subordinati e parasubordinati, nonché alla soglia di 15 mila euro, e, per quelle prive dei predetti lavoratori, alla soglia di 5 mila euro; per l’Agenzia delle Entrate occorre la sussistenza di un debito scaduto e non versato relativo all’IVA, risultante dalla comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche, superiore a 5 mila euro; per l’Agenzia delle Entrate-Riscossione diviene essenziale l’esistenza di crediti affidati per la riscossione, scaduti da oltre 90 giorni, superiori, per le imprese individuali, a 100 mila euro, per le società di persone a 200 mila euro e, per le altre società, a 500 mila euro. Le segnalazioni sono inviate dall’Agenzia delle Entrate entro sessanta giorni dal termine di presentazione delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche dell’Iva (l’ultimo giorno del secondo mese successivo a ogni trimestre); l’Inps e l’Agente della Riscossione devono inviarle entro sessanta giorni dal superamento delle soglie.
    La segnalazione all’imprenditore contiene l’invito a chiedere la composizione negoziata della crisi introdotta dal D.L. n. 118 del 2021.