Loading…
Torna alla lista discussioni

Alessandro Tantardini, Dottore Commercialista in Cremona

Un tentativo di contemperare le esigenze di riservatezza con anche la prevenzione di eventuali fenomeni di criminalità finanziaria.

2 Gennaio 2022

 “La crisi economica degli ultimi anni ha determinato diversi interventi del legislatore sulle procedure concorsuali, con la finalità di sostenere i tentativi delle aziende in difficoltà di rimanere operative sul mercato, evitando il fallimento. In particolare, una riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza è contenuta nel decreto legislativo n. 14 del 2019, che il Governo ha emanato in attuazione della legge delega n. 155 del 2017. Con l'approvazione della legge n. 20 del 2019 il Parlamento ha consentito l'emanazione di decreti legislativi integrativi e correttivi della riforma ed il Governo ha provveduto con l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 147 del 2020.” (https://temi.camera.it/leg18/temi/tl18_diritto_fallimentare.html 21 settembre 2021)

In conseguenza a ciò, l'entrata in vigore del codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, inizialmente prevista per il 15 agosto 2020 (ovvero decorsi 18 mesi dalla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale), è stata differita, da ultimo con il D.L. 118/2021, al 16 maggio 2022, mentre le procedure d’allerta e di composizione assistita della crisi (parte prima Titolo II del Codice della Crisi d’Impresa e dell’insolvenza) al 31 dicembre 2023.

Numerosi interventi hanno sottolineato l’esigenza pragmatica di rinviare l’entrata in vigore delle procedure d’allerta e di composizione assistita della crisi, pena l’applicazione dell’istituto ad un numero eccessivo di imprese; cito tra questi l’interessante intervento di Tommaso Orlando e Giacomo Rodano “Procedure di allerta: troppe imprese a rischio con il Covid” in lavoce.info https://www.lavoce.info/archives/72790/procedure-di-allerta-troppe-imprese-a-rischio-con-la-crisi-da-covid/ 

Tali rinvii, unitamente a quello relativo all’obbligo di nomina dell’organo di controllo, legato alla data dell’assemblea che approverà il bilancio 2022 introdotto in sede di conversione del D.L. 118/2021, hanno depotenziato il sistema dei controlli in generale, con la conseguenza che gli operatori economici che agiscono apparentemente con strumenti legali ma con fini ampiamente negativi per l’economia del nostro Paese risultano “più liberi”.

Mi riferisco alle società (spesso cooperative) che operano in un regime opaco, utilizzando metodologie poco ortodosse al fine di contenere i costi del servizio prestato, ricorrendo, nei casi più gravi al caporalato, e, nei casi più subdoli, a preordinare e pianificare l’evasione di contributi e dell’IVA, spesso prestando i propri servizi a committenti di livello a volte un po' “distratti”. Vedi, a titolo di esempio, gli interventi recenti di commissariamento di aziende della logistica da parte del Tribunale di Milano.

Il nostro sistema dei controlli pubblici purtroppo non sempre è efficiente e, a volte, viene limitato da normative non particolarmente rigorose (rateizzazioni lunghe e senza garanzie), che trovano la loro logica e giusta emanazione per le aziende in temporanea crisi gestite con fini rispettosi della responsabilità sociale dell’impresa.

A fronte di tante imprese che agiscono in modo corretto anche in situazioni di difficoltà, vi sono, sempre più spesso, soggetti che si avvantaggiano dei controlli laschi e lenti per porre a carico della collettività i costi che, per loro natura, sarebbero componenti normali del conto economico delle aziende; ciò comporta due gravi conseguenze: perdita certa di introiti pubblici con nocumento per tutti noi, ed esercizio di attività di concorrenza sleale. Riguardo al secondo aspetto, concorrenza sleale, un siffatto comportamento protratto nel tempo, tende a far sì che l’intero comparto che fruisce dei servizi di tali soggetti, si adegui a tale metodologia, con la conseguenza che si espande sempre di più l’effetto altro (evasione contributiva ed erariale), dannoso per la collettività.

Di tale fenomeno si sono accorte le Procure della Repubblica di numerose città, in special modo delle realtà più grandi, ma, come risulta evidente a tutti, l’intervento della Magistratura inquirente può essere soltanto un argine ex post poco efficace, potendo colpire, per sua natura, comportamenti dolosi che casualmente le vengono sottoposti.

Pertanto, se si vuole affrontate in modo sistematico il problema, occorre monitorarlo ab origine e nel durante.

Per inciso ricordo che il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, nel gennaio 2021 ebbe a dichiarare che il magazzino dei crediti non riscossi e difficilmente riscuotibili dall’Agenzia Entrate riscossioni, che comunque deve perseguire tutto l’iter per il tentativo di recupero, ammontano all’enorme cifra di mille miliardi, e tra questi, buona parte sono relativi a debitori insolventi o irreperibili.

Da queste brevi considerazioni mi viene da proporre una soluzione, certamente non esaustiva, ma che potrebbe essere l’inizio di un percorso, in attesa che entrino a regime il codice della crisi d’impresa e, forse, le procedure di allerta e di composizione assista della crisi di cui si è detto più sopra.

Ricordo a me stesso che le procedure d’allerta dovevano essere il metodo attraverso il quale evidenziare per tempo le crisi d’impresa e, tra queste, anche quelle contra legem.

Sappiamo tutti come è finita nel nostro Paese, che presenta un tessuto di imprese molto fragile, la cui tenuta è dovuta più alle capacità degli imprenditori di adattarsi ai cambiamenti che non alle dimensioni ed alle strutture aziendali costruite per far fronte alle turbolenze dei mercati.

Oggi ci concentriamo tutti sul dettato dell’art. 2086 c.c. che riteniamo sia, di per sé, una norma che garantisca la tempestiva individuazione della crisi dell’azienda. Forse è un po' ingenuo pensare che l’imprenditore, per lo più riconducibile ad uno o pochi soggetti che decidono all’interno di un’azienda, anche di medie dimensioni, non voglia procrastinare il riconoscersi incapace di affrontare da solo ogni avversità.

E allora serve che qualcun altro intervenga.

A mio parere il D.L. 118/2021 è certamente un insieme di norme che in un mondo ideale permette la soluzione delle crisi, peccato che richieda il realizzarsi in contemporanea di più fattori virtuosi: un imprenditore realista e non semplicemente speranzoso, un’organizzazione aziendale coerente con l’azienda (vedi art. 2086 c.c.), libera di esprimere il proprio sentire, un organo di controllo interno, laddove esiste, altrettanto libero. Congiunzione astrale che, come tale, si verifica molto raramente.

Ragionando su tutto quanto si è discusso in questi anni in tema di crisi d’impresa, forse un semplice seppure imperfetto strumento per iniziare un cammino può essere individuato nel seguente percorso:

Separare in due gruppi le imprese, di qualsiasi tipo, dalla ditta individuale alla società per azioni, comprese le cooperative che spesso sono un veicolo privilegiato nel dribblare l’obbligo contributivo, nessuna esclusa:

1 – gruppo delle aziende con organo di controllo;

2 – gruppo delle aziende senza organo di controllo.

Per le prime (aziende con organo di controllo) prevedere una segnalazione automatica all’organo di controllo da parte dell’Erario e degli Enti Previdenziali dei ritardi nei pagamenti dei tributi e contributi dovuti; a tal proposito è intervenuto in questi giorni il D.D..L. di conversione del D.L. 152/2021 che integra la disciplina del D.L. 118/2021 inserendo l’art. 30 sexies che recita:

Articolo 30-sexies. (Segnalazioni dei creditori pubblici qualificati)

1.       L’Istituto nazionale della previdenza sociale, l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione segnalano all’imprenditore e, ove esistente, all’organo di controllo, nella persona del presidente del collegio sindacale in caso di organo collegiale, tramite posta elettronica certificata o, in mancanza, mediante raccomandata con avviso di ricevimento inviata all’indirizzo risultante dall’anagrafe tributaria (omissis)

Per le seconde (aziende senza organi di controllo) prevedere, in analogia a quanto previsto dal citato art. 30 sexies, una segnalazione al Tribunale delle Imprese competente che, qualora lo ritenga opportuno, potrà nominare un ausiliario per verificare la situazione dell’azienda.

Forse così agendo si potrebbero intercettare veramente per tempo le situazioni foriere di danni erariali e previdenziali non banali per il nostro Paese e sensibilizzare la reale applicazione del tanto citato art. 2086 c.c.

Alessandro Tantardini

informativa sul trattamento dei dati personali

Articoli 12 e ss. del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR)

Premessa - In questa pagina vengono descritte le modalità di gestione del sito con riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

Finalità del trattamento cui sono destinati i dati personali - Per tutti gli utenti del sito web i dati personali potranno essere utilizzati per:

  • - permettere la navigazione attraverso le pagine web pubbliche del sito web;
  • - controllare il corretto funzionamento del sito web.

COOKIES

Che cosa sono i cookies - I cookie sono piccoli file di testo che possono essere utilizzati dai siti web per rendere più efficiente l'esperienza per l'utente.

Tipologie di cookies - Si informa che navigando nel sito saranno scaricati cookie definiti tecnici, ossia:

- cookie di autenticazione utilizzati nella misura strettamente necessaria al fornitore a erogare un servizio esplicitamente richiesto dall'utente;

- cookie di terze parti, funzionali a:

PROTEZIONE SPAM

Google reCAPTCHA (Google Inc.)

Google reCAPTCHA è un servizio di protezione dallo SPAM fornito da Google Inc. Questo tipo di servizio analizza il traffico di questa Applicazione, potenzialmente contenente Dati Personali degli Utenti, al fine di filtrarlo da parti di traffico, messaggi e contenuti riconosciuti come SPAM.

Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di Utilizzo secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio.

Privacy Policy

VISUALIZZAZIONE DI CONTENUTI DA PIATTAFORME ESTERNE

Questo tipo di servizi permette di visualizzare contenuti ospitati su piattaforme esterne direttamente dalle pagine di questa Applicazione e di interagire con essi.

Nel caso in cui sia installato un servizio di questo tipo, è possibile che, anche nel caso gli Utenti non utilizzino il servizio, lo stesso raccolga dati di traffico relativi alle pagine in cui è installato.

Widget Google Maps (Google Inc.)

Google Maps è un servizio di visualizzazione di mappe gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine.

Dati Personali raccolti: Cookie e Dati di Utilizzo.

Privacy Policy

Google Fonts (Google Inc.)

Google Fonts è un servizio di visualizzazione di stili di carattere gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine.

Dati Personali raccolti: Dati di Utilizzo e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio.

Privacy Policy

Come disabilitare i cookies - Gli utenti hanno la possibilità di rimuovere i cookie in qualsiasi momento attraverso le impostazioni del browser.
I cookies memorizzati sul disco fisso del tuo dispositivo possono comunque essere cancellati ed è inoltre possibile disabilitare i cookies seguendo le indicazioni fornite dai principali browser, ai link seguenti:

Base giuridica del trattamento - Il presente sito internet tratta i dati in base al consenso. Con l'uso o la consultazione del presente sito internet l’interessato acconsente implicitamente alla possibilità di memorizzare solo i cookie strettamente necessari (di seguito “cookie tecnici”) per il funzionamento di questo sito.

Dati personali raccolti e natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati e conseguenze di un eventuale rifiuto - Come tutti i siti web anche il presente sito fa uso di log file, nei quali vengono conservate informazioni raccolte in maniera automatizzata durante le visite degli utenti. Le informazioni raccolte potrebbero essere le seguenti:

  • - indirizzo internet protocollo (IP);
  • - tipo di browser e parametri del dispositivo usato per connettersi al sito;
  • - nome dell'internet service provider (ISP);
  • - data e orario di visita;
  • - pagina web di provenienza del visitatore (referral) e di uscita;

Le suddette informazioni sono trattate in forma automatizzata e raccolte al fine di verificare il corretto funzionamento del sito e per motivi di sicurezza.

Ai fini di sicurezza (filtri antispam, firewall, rilevazione virus), i dati registrati automaticamente possono eventualmente comprendere anche dati personali come l'indirizzo IP, che potrebbe essere utilizzato, conformemente alle leggi vigenti in materia, al fine di bloccare tentativi di danneggiamento al sito medesimo o di recare danno ad altri utenti, o comunque attività dannose o costituenti reato. Tali dati non sono mai utilizzati per l'identificazione o la profilazione dell'utente, ma solo a fini di tutela del sito e dei suoi utenti.

I sistemi informatici e le procedure software preposte al funzionamento di questo sito web acquisiscono, nel corso del loro normale esercizio, alcuni dati personali la cui trasmissione è implicita nell'uso dei protocolli di comunicazione di Internet. In questa categoria di dati rientrano gli indirizzi IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l'orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo dell'utente.

Tempi di conservazione dei Suoi dati - I dati personali raccolti durante la navigazione saranno conservati per il tempo necessario a svolgere le attività precisate e non oltre 24 mesi.

Modalità del trattamento - Ai sensi e per gli effetti degli artt. 12 e ss. del GDPR, i dati personali degli interessati saranno registrati, trattati e conservati presso gli archivi elettronici delle Società, adottando misure tecniche e organizzative volte alla tutela dei dati stessi. Il trattamento dei dati personali degli interessati può consistere in qualunque operazione o complesso di operazioni tra quelle indicate all' art. 4, comma 1, punto 2 del GDPR.

Comunicazione e diffusione - I dati personali dell’interessato potranno essere comunicati, intendendosi con tale termine il darne conoscenza ad uno o più soggetti determinati, dalla Società a terzi per dare attuazione a tutti i necessari adempimenti di legge. In particolare i dati personali dell’interessato potranno essere comunicati a Enti o Uffici Pubblici o autorità di controllo in funzione degli obblighi di legge.

I dati personali dell’interessato potranno essere comunicati nei seguenti termini:

  • - a soggetti che possono accedere ai dati in forza di disposizione di legge, di regolamento o di normativa comunitaria, nei limiti previsti da tali norme;
  • - a soggetti che hanno necessità di accedere ai dati per finalità ausiliare al rapporto che intercorre tra l’interessato e la Società, nei limiti strettamente necessari per svolgere i compiti ausiliari.

Diritti dell’interessato - Ai sensi degli artt. 15 e ss GDPR, l’interessato potrà esercitare i seguenti diritti:

  • 1. accesso: conferma o meno che sia in corso un trattamento dei dati personali dell’interessato e diritto di accesso agli stessi; non è possibile rispondere a richieste manifestamente infondate, eccessive o ripetitive;
  • 2. rettifica: correggere/ottenere la correzione dei dati personali se errati o obsoleti e di completarli, se incompleti;
  • 3. cancellazione/oblio: ottenere, in alcuni casi, la cancellazione dei dati personali forniti; questo non è un diritto assoluto, in quanto le Società potrebbero avere motivi legittimi o legali per conservarli;
  • 4. limitazione: i dati saranno archiviati, ma non potranno essere né trattati, né elaborati ulteriormente, nei casi previsti dalla normativa;
  • 5. portabilità: spostare, copiare o trasferire i dati dai database delle Società a terzi. Questo vale solo per i dati forniti dall’interessato per l’esecuzione di un contratto o per i quali è stato fornito consenso e espresso e il trattamento viene eseguito con mezzi automatizzati;
  • 6. opposizione al marketing diretto;
  • 7. revoca del consenso in qualsiasi momento, qualora il trattamento si basi sul consenso.

Ai sensi dell’art. 2-undicies del D.Lgs. 196/2003 l’esercizio dei diritti dell’interessato può essere ritardato, limitato o escluso, con comunicazione motivata e resa senza ritardo, a meno che la comunicazione possa compromettere la finalità della limitazione, per il tempo e nei limiti in cui ciò costituisca una misura necessaria e proporzionata, tenuto conto dei diritti fondamentali e dei legittimi interessi dell’interessato, al fine di salvaguardare gli interessi di cui al comma 1, lettere a) (interessi tutelati in materia di riciclaggio), e) (allo svolgimento delle investigazioni difensive o all’esercizio di un diritto in sede giudiziaria)ed f) (alla riservatezza dell’identità del dipendente che segnala illeciti di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio ufficio). In tali casi, i diritti dell’interessato possono essere esercitati anche tramite il Garante con le modalità di cui all’articolo 160 dello stesso Decreto. In tale ipotesi, il Garante informerà l’interessato di aver eseguito tutte le verifiche necessarie o di aver svolto un riesame nonché della facoltà dell’interessato di proporre ricorso giurisdizionale.

Per esercitare tali diritti potrà rivolgersi alla nostra Struttura "Titolare del trattamento dei dati personali" all'indirizzo ssdirittodellacrisi@gmail.com oppure inviando una missiva a Società per lo studio del diritto della crisi via Principe Amedeo, 27, 46100 - Mantova (MN). Il Titolare Le risponderà entro 30 giorni dalla ricezione della Sua richiesta formale.

Dati di contatto - Società per lo studio del diritto della crisi con sede in via Principe Amedeo, 27, 46100 - Mantova (MN); email: ssdirittodellacrisi@gmail.com.

Responsabile della protezione dei dati - Il Responsabile della protezione dei dati non è stato nominato perché non ricorrono i presupposti di cui all’art 37 del Regolamento (UE) 2016/679.

Il TITOLARE

del trattamento dei dati personali

Società per lo studio del diritto della crisi

REV 02