
Biagio Riccio, Avvocato in Milano
Senza cram down è meglio: la bussola dell’Agenzia dell’Entrate per un favorevole “giudizio di convenienza“ in sede di ADR.
10 Marzo 2024
Nel caso di specie è stata applicato il “Decreto Salva Infrazioni” (art. 1 bis, comma 2, lett. a), D.L. n. 69/2023, convertito in L. n. 103/2023) in forza del quale la transazione fiscale è possibile per i soli accordi fondati su piani in continuità aziendale (diretta o indiretta).
L’intento del legislatore è perciò quello di favorire (unicamente) accordi di ristrutturazione che preservino i valori di avviamento dell’impresa.
[I] Massimo Zappalà, Transazione ai crediti tributari e contributivi: una terra di confine" in Il Fallimento e le altre procedure concorsuali, IPSOA, 2024, fasc. 2, pag. 167, nota n. 28.
[II] Tribunale di Termini Imerese, 21.02.2023, in onelegale.wolterskluwer.it.
[III] Tribunale di Roma, 25.10.2023 n. 594, in onelegale.wolterskluwer.it.
[IV] Giulio Andreani, Le limitazioni del cram down fiscale nell’ADR introdotte dal decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69, convertito nella legge 10 agosto 2023, n. 103, in ristrutturazioniaziendali.ilcaso.it, 4.9.2023.
File allegati:
A) ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI CGE SNC.pdf11 Marzo 2024 12:06
La divulgazione delle "best practices" delle agenzie territoriali non ci deve distogliere dal fatto che l'Agenzia delle Entrate direzione centrale ha avocato a se (con provvedimento normativo del 29/1/2024 del direttore ADE) la decisione riguardo a proposte di Transazione i cui volumi avrebbero un impatto non marginale sui conti dello Stato.
Mi riferisco alle proposte con debito originario superiore a 30.000.000 per le quali, ai sensi del disposto del provvedimento del direttore della Agenzia delle Entrate del 29/1/2024, occorre il parere vincolante della struttura centrale dell'Agenzia appositamente costituita.
Facendo un esempio, la transazione fiscale di una nota società calcistica che, in vigenza della precedente normativa, è stata valutata esclusivamente dalla DRE di Genova, qualora dovesse essere riproposta da un altro grosso club di calcio necessiterebbe del parere dell'Ufficio Centrale di Roma, secondo l'attuale normativa.
E' evidente come il provvedimento richiamato tende ad omogeneizzare i comportamenti degli uffici seppure su pratiche di importi molto rilevanti e ciò certifica che non esistono solo "best practices".
La riflessione quindi riguarda il livello di discrezionalità valutativa che permarrà in capo ad ogni DRE è che non può essere facilmente agevolata nemmeno dal miglior advisor e dal miglior consulente.
Aggiungo una riflessione del tutto personale sul titolo:
La proposta non deteriore va formulata nel rispetto del “Decreto Salva Infrazioni”
Pur condividendo il senso dell'affermazione, non condivido l'eventuale significato "giuridico" della frase.
Se ho compreso l'insegnamento del prof. Andreani, i limiti percentuali imposti si riferiscono solo all'eventualità che la decisione sia sottoposta al tribunale in sede di omologa per l'applicazione del cram down e non al caso che la proposta possa essere comunque istruita favorevolmente con assenso della DRE.
Pur essendo consapevole che una DRE avrebbe concrete difficoltà a istruire una pratica con soddisfacimento al 25%,potrebbe pur sempre aderirvi e il compito degli operatori (in primis degli advisor finanziari e di asseveratori indipendenti) sta proprio nell'incidere sul convincimento dell'Amministrazione proprio per suscitare la migliore valutazione della convenienza per il corretto rispetto del valore Costituzionale dell'efficienza e imparzialità dell'azione amministrativa.
11 Marzo 2024 18:49
Condivido in massima parte le sue considerazioni e spero che la mia non voglia apparire una sterile chiosa.
La divulgazione delle Best Practis delle agenzie territoriali non ci deve distogliere dal fatto che l'Agenzia delle Entrate direzione centrale ha avocato a se (con provvedimento normativo del 29/1/2024 del direttore ADE) la decisione riguardo a proposte di Transazione i cui volumi avrebbero un impatto non marginale sui conti dello stato. Mi riferisco alle proposte con debito originario superiore a 30.000.000 per le quali, ai sensi del disposto del provvedimento del direttore della Agenzia delle Entrate del 29/1/2024 occorre un parere vincolante della struttura centrale dell'Agenzia appositamente costituita..
Facendo un esempio, la transazione fiscale di una nota società calcistica che, in vigenza della precedente normativa, è stata valutata esclusivamente dalla DRE di Genova, qualora dovesse essere riproposta da un altro grosso club di calcio necessiterebbe del parere dell'Ufficio Centrale di Roma, secondo l'attuale normativa. E' evidente come il provvedimento richiamato tende ad omogeneizzare i comportamenti degli uffici seppure su pratiche di importi molto rilevanti e ciò certifica che non esistono solo "best practices"..
La riflessione quindi riguarda il livello di discrezionalità valutativa che permarrà in capo ad ogni DRE è che non può essere facilmente agevolata nemmeno dal miglior advisor e dal miglior consulente.
Aggiungo una riflessione del tutto personale sul titolo :
La proposta non deterioreva formulata nel rispetto del “Decreto Salva Infrazioni”
Pur condividendo il senso dell'affermazione, non condivido l'eventuale significato "giuridico" della frase.
Se ho compreso l'insegnamento del prof. Andreani, i limiti percentuali imposti si riferiscono solo all'eventualità che la decisione sia sottoposta al tribunale in sede di omologa per l'applicazione del cram down e non al caso che la proposta possa essere comunque istruita favorevolmente con assenso della DRE.
Pur essendo consapevole che una DRE avrebbe concrete difficoltà a istruire una pratica con soddisfacimento al 25%,potrebbe pur sempre aderirvi e il compito degli operatori (in primis degli advisor finanziari e di asseveratori indipendenti) sta proprio nell'incidere sul convincimento dell'Amministrazione proprio per suscitare la migliore valutazione della convenienza per il corretto rispetto del valore Costituzionale dell'efficienza e imparzialità dell'azione amministrativa.
14 Marzo 2024 15:09
La divulgazione delle "best practices" delle agenzie territoriali non ci deve distogliere dal fatto che l'Agenzia delle Entrate direzione centrale ha avocato a se (con provvedimento normativo del 29/1/2024 del direttore ADE) la decisione riguardo a proposte di Transazione i cui volumi avrebbero un impatto non marginale sui conti dello Stato.
Mi riferisco alle proposte con debito originario superiore a 30.000.000 per le quali, ai sensi del disposto del provvedimento del direttore della Agenzia delle Entrate del 29/1/2024, occorre il parere vincolante della struttura centrale dell'Agenzia appositamente costituita.
Facendo un esempio, la transazione fiscale di una nota società calcistica che, in vigenza della precedente normativa, è stata valutata esclusivamente dalla DRE di Genova, qualora dovesse essere riproposta da un altro grosso club di calcio necessiterebbe del parere dell'Ufficio Centrale di Roma, secondo l'attuale normativa.
E' evidente come il provvedimento richiamato tende ad omogeneizzare i comportamenti degli uffici seppure su pratiche di importi molto rilevanti e ciò certifica che non esistono solo "best practices".
La riflessione quindi riguarda il livello di discrezionalità valutativa che permarrà in capo ad ogni DRE è che non può essere facilmente agevolata nemmeno dal miglior advisor e dal miglior consulente.
Aggiungo una riflessione del tutto personale sul titolo:
La proposta non deteriore va formulata nel rispetto del “Decreto Salva Infrazioni”
Pur condividendo il senso dell'affermazione, non condivido l'eventuale significato "giuridico" della frase.
Se ho compreso l'insegnamento del prof. Andreani, i limiti percentuali imposti si riferiscono solo all'eventualità che la decisione sia sottoposta al tribunale in sede di omologa per l'applicazione del cram down e non al caso che la proposta possa essere comunque istruita favorevolmente con assenso della DRE.
Pur essendo consapevole che una DRE avrebbe concrete difficoltà a istruire una pratica con soddisfacimento al 25%,potrebbe pur sempre aderirvi e il compito degli operatori (in primis degli advisor finanziari e di asseveratori indipendenti) sta proprio nell'incidere sul convincimento dell'Amministrazione proprio per suscitare la migliore valutazione della convenienza per il corretto rispetto del valore Costituzionale dell'efficienza e imparzialità dell'azione amministrativa.