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Le Liquidazioni Giudiziali ed i Fallimenti dichiarati nella Regione Sicilia e nelle Isole al 30 giugno 2025
Le Liquidazioni Giudiziali ed i Fallimenti dichiarati nella Regione Sicilia e nelle Isole al 30 giugno 2025
Alberto Valcarenghi, Dottore Commercialista in Crema
8 Agosto 2025
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Con il presente elaborato si evidenzia il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nella Regione Sicilia e nelle Isole, al 30 giugno 2025, con alcuni confronti e considerazioni.
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Con il presente elaborato si evidenzia il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nella Regione Sicilia e nelle Isole al 30 giugno 2025 con alcuni confronti e considerazioni. Vengono di seguito riportate cinque tabelle, che evidenziano rispettivamente: 1) il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nella Regione Sicilia per ogni Tribunale al 30 giugno dell’anno 2025 confrontati con le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati al 30 giugno dell’anno 2024; 2) il riepilogo delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati negli ultimi 12 mesi solari, dal 01/07/2024 al 30/06/2025, confrontati con le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati dal 01/07/2023 al 30/06/2024 in tutta la regione Sicilia; 3) il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nelle Isole al 30 giugno dell’anno 2025 confrontati con le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati al 30 giugno dell’anno 2024; 4) il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nelle Isole al 31 dicembre dell’anno 2024 confrontati con le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati al 31 dicembre dell’anno 2023;
5) il riepilogo delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati negli ultimi 12 mesi solari, dal 01/07/2024 al 30/06/2025, confrontati con le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati dal 01/07/2023 al 30/06/2024 nelle Isole.
Si precisa che nel presente elaborato, con il termine procedure vengono indicate le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti. Inoltre vengono citati alcuni studi ed analisi nazionali e regionali.
Palermo è il capoluogo della Regione Sicilia e con oltre 625 mila abitanti è la quinta città d’ Italia dopo Roma, Milano, Napoli e Torino. L’area metropolitana di Palermo si estende su una superficie di 1391,4 kmq con una popolazione di oltre 1 milione di abitanti.
La città di Palermo ha spesso cambiato nome nel corso dei secoli. Palermo fu fondata dai Fenici tra il VII e il VI secolo a. C. con il nome Zyz che in fenicio significa fiore. Il nome “Palermo” deriva dal termine greco “Panormos” che significa tutto-porto. I Greci chiamavano Palermo così perché i due fiumi (il Kemonia e il Papireto) che la fiancheggiavano creavano un enorme approdo naturale. Nell’anno 2024 Palermo è stata visitata da 8,9 milioni di turisti.
Tabella 1
CONFRONTO TRA LE LIQUIDAZIONI GIUDIZIALI ED I FALLIMENTI DICHIARATI AL 30/06/25 E AL 30/06/24 NELLA REGIONE SICILIA
Nei sedici Tribunali della Regione Sicilia, nel primo semestre 2025 sono state dichiarate n. 282 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle n. 333 liquidazioni giudiziali e fallimenti dichiarate nel primo semestre 2024, con un decremento totale di 51 procedure, pari a circa il 15% in meno rispetto al 30 giugno 2024. Nel primo semestre 2023 i fallimenti e le liquidazioni giudiziali dichiarati erano stati 282 e quindi l’incremento nel medesimo periodo dello scorso anno era stato di 51 unità pari al 18%.
Il Tribunale di Catania con 76 ed il Tribunale di Palermo con 55 procedure sono i primi due Tribunali della Regione per numero di procedure dichiarate.
Sei Tribunali rilevano un aumento, otto Tribunali evidenziano una diminuzione e due Tribunali evidenziano una invarianza di procedure.
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Agrigento evidenzia un incremento di 9 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 75% circa, rispetto al 30 giugno 2024 (l’anno scorso nel medesimo periodo il Tribunale sopra indicato aveva evidenziato un incremento pari al 100%).
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Termini Imerese evidenzia un incremento di 5 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 38% circa, rispetto al 30 giugno 2024. (il Tribunale sopra indicato nel medesimo periodo dell’anno scorso aveva evidenziato un incremento del 30%).
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Patti evidenzia un incremento di 2 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 33% circa, rispetto al 30 giugno 2024. (il Tribunale sopra riportato nel medesimo periodo dell’anno scorso aveva evidenziato una invarianza di procedure).
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Messina evidenzia un incremento di 3 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 30% circa, rispetto al 30 giugno 2024. (il Tribunale sopra indicato nel medesimo periodo dell’anno scorso aveva evidenziato un decremento del 9%).
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Palermo evidenzia un incremento di 8 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 17% circa, rispetto al 30 giugno 2024. (il Tribunale sopra indicato nel medesimo periodo dell’anno scorso aveva evidenziato un decremento del 13%).
Il Tribunale di Catania è il primo Tribunale della Regione Sicilia per numero di procedure dichiarate. Al 30 giugno 2025, detto Tribunale ha dichiarato n. 76 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle 123 del periodo precedente, con un decremento, rispetto al 30 giugno 2024, di 47 procedure, pari a circa il 38%. Il Tribunale sopra indicato ha dichiarato il 27 % delle procedure di tutta la Regione (l’anno scorso la percentuale era del 37%).
Il Tribunale di Palermo è il secondo Tribunale della Regione Sicilia per numero di procedure dichiarate. Al 30 giugno 2025, detto Tribunale ha dichiarato n. 55 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle 47 del periodo precedente, con un incremento, rispetto al 30 giugno 2024, di 8 procedure, pari a circa il 17% (come sopra indicato). Il Tribunale sopra indicato ha dichiarato il 20 % delle procedure di tutta la Regione (l’anno scorso la percentuale era del 14%).
Il Tribunale di Siracusa è il terzo Tribunale della Regione per numero di procedure dichiarate. Al 30 giugno 2025, il Tribunale ha dichiarato n. 23 liquidazioni giudiziali e fallimenti rispetto alle 36 del 30 giugno 2024 con un decremento del 36%. Detto Tribunale ha dichiarato l’8% delle procedure di tutta la Regione.
Il Tribunale di Agrigento è il quarto Tribunale della Regione Sicilia per numero di procedure dichiarate. Al 30 giugno 2025, il Tribunale sopra indicato, ha dichiarato n. 21 liquidazioni giudiziali e fallimenti rispetto alle 12 del 30 giugno 2024 (con un incremento del 75% come sopra indicato). Detto Tribunale ha dichiarato il 7% delle procedure di tutta la Regione.
Il Tribunale di Ragusa è il quinto Tribunale della Regione Sicilia per numero di procedure dichiarate. Al 30 giugno 2025, il Tribunale sopra indicato, ha dichiarato n. 19 liquidazioni giudiziali e fallimenti rispetto alle 18 del 30 giugno 2024 con un incremento del 6%. Detto Tribunale ha dichiarato il 6,7% delle procedure di tutta la Regione. I primi cinque Tribunali della Regione Sicilia sopra evidenziati hanno dichiarato nel primo semestre 2025 complessivamente n. 194 procedure, pari al 68,80% circa delle liquidazioni giudiziali e fallimenti dichiarati in tutta la Regione (al 30 giugno 2024 le procedure erano 236 pari al 70,90% del totale).
Il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto ha evidenziato un decremento delle procedure pari al 78%, il Tribunale di Sciacca registra un decremento del 75%, mentre il Tribunale di Caltanisetta evidenzia un decremento del 50%.
I Tribunali di Enna e Gela hanno dichiarato nel primo semestre 2025 lo stesso numero di procedure dichiarate al 30 giugno 2024.
Tabella 2
CONFRONTO TRA LE PROCEDURE DICHIARATE NEGLI ULTIMI 12 MESI SOLARI DAL 01/07/24 – AL 30/06/25 RISPETTO AL PERIODO 01/07/23 - 30/06/24 NELLA REGIONE SICILIA
Il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nella Regione Sicilia negli ultimi 12 mesi solari, dal 01/07/2024 al 30/06/2025, è pari a 551, rispetto alle 570 dichiarate dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, con un decremento di 19 procedure, pari al 3%. Nell’anno precedente (01/07/22 – 30/06/23) le procedure dichiarate nei 12 mesi erano state n. 520.
Negli ultimi 12 mesi, cinque Tribunali evidenziano un incremento nove un decremento e due una invarianza; il Tribunale di Catania ha dichiarato 220 procedure con un decremento di 6 procedure, pari al 3%; il Tribunale di Palermo ha dichiarato 104 procedure, con un incremento di 18 procedure, pari al 21% circa; il Tribunale di Siracusa ha dichiarato n. 45 procedure, con un decremento di 18 unità, pari al 29% circa.
Nell’anno della pandemia 2020, nella Regione Sicilia, i fallimenti dichiarati erano stati 520, nell’anno 2021 i fallimenti erano stati 662, nell’anno 2022 le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti erano stati 558, nell’anno 2023 le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti erano stati 568, mentre nell’anno 2024 le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti erano stati 660.
Nella Regione Sicilia oggi le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati negli ultimi 12 mesi pari a 551 sono inferiori alla media delle procedure dichiarate negli ultimi 5 anni.
Il Sud dell’Italia, conosciuto anche più semplicemente come Sud, è quella parte di territorio dell'Italia che, nella definizione dell'Istat adottata anche dall'Eurostat, comprende le Regioni: Sicilia e Sardegna.
Molti dati statistici Istat ed Europei analizzano il Sud come un’entità unica, ma il dato delle procedure concorsuali (fallimenti e liquidazioni giudiziali) non risulta oggetto di analisi.
Nella tabella sotto riportata vengono sinteticamente evidenziate le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati, nelle Isole d’Italia, al 30/6/25 con un confronto con il 30/6/24, i dati al 31/12/2024 confrontati con il 31/12/2023 ed i dati dei 12 mesi dal 1/7/24 al 30/6/25 con un confronto con i dati dal 1/7/23 al 30/6/24.
Tabella 3
CONFRONTO TRA LE LIQUIDAZIONI GIUDIZIALI ED I FALLIMENTI DICHIARATI AL 30/06/25 E AL 30/06/24 NELLE ISOLE
Nelle Isole, nel primo semestre 2025 sono state dichiarate n. 386 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle n. 405 liquidazioni giudiziali e fallimenti dichiarate nel primo semestre 2024, con un decremento totale di 19 procedure, pari a circa il 5% in meno rispetto al 30 giugno 2024.
La Sardegna evidenzia un incremento del 44%, mentre la Sicilia evidenzia un decremento del 15%.
Il decremento medio pari al 5% appare contenuto, ma a tal proposito si segnala che nel Nord- Ovest l’incremento delle procedure al 30 giugno 2025 è stato del 10%, nel Nord Est l’incremento è stato del 22%, al Centro l’incremento è stato del 22% e al Sud l’incremento è stato dell’11%. Quindi le Isole sono l’unico territorio che evidenzia un decremento delle procedure.
Nella Regione Sicilia sono state dichiarate 282 procedure con una percentuale del 73% del totale, mentre nella Regione Sardegna le procedure dichiarate sono state 104 pari al 27%.
Tabella 4 CONFRONTO TRA LE PROCEDURE DICHIARATE AL 31/12/2024 RISPETTO AL PERIODO 31/12/2023 NELLE ISOLE
Nell’anno 2024 le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati nelle Isole sono state pari a 814 rispetto alle 712 procedure dichiarate nell’anno 2023, con un incremento di 102 unità pari al 14%. Entrambe le Regioni hanno evidenziato un incremento.
L’incremento maggiore si è registrato in Sicilia con una percentuale del 16% circa, mentre la Sardegna ha evidenziato un incremento del 7%.
La Regione con il maggior numero di procedure è la Sicilia che rappresenta l’81% delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nelle Isole, mentre la Regione Sardegna evidenzia una percentuale del 19%.
Tabella 5
CONFRONTO TRA LE PROCEDURE DICHIARATE NEGLI ULTIMI 12 MESI SOLARI DAL 01/07/24 – AL 30/06/25 RISPETTO AL PERIODO 01/07/23 - 30/06/24 NELLA REGIONE SICILIA
Il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nelle Isole negli ultimi 12 mesi solari, dal 01/07/2024 al 30/06/2025, è pari a 937, rispetto alle 975 dichiarate dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, con un decremento di 38 procedure, pari al 4%.
Negli ultimi 12 mesi, entrambe le Regioni evidenziano un decremento. I Tribunali della Regione Sicilia hanno dichiarato 551 procedure, con un decremento di 19 procedure pari al 3%, mentre i Tribunali della Sardegna hanno dichiarato 386 procedure, con un decremento di 19 procedure, pari al 5%. Il giorno 25 giugno 2025 la Banca d’Italia ha pubblicato il rapporto n. 19 relativo all’Economia della Regione Sicilia. Di seguito vengono sintetizzati alcuni aspetti dell’analisi.
Nell’anno 2024 l’attività economica ha evidenziato un incremento anche se in maniera minore rispetto al 2023, mantenendo il trend positivo del periodo post pandemia. In relazione ai principali settori produttivi, si rileva quanto segue:
- Industria: il settore conferma un andamento positivo, con un incremento delle aziende che hanno registrato un aumento del fatturato, grazie anche agli incentivi per l’introduzione di tecnologie avanzate e per il miglioramento dell’efficienza energetica. Le prospettive per l’anno 2025 risentono delle tensioni geopolitiche internazionali e delle politiche commerciali statunitensi. Si è già evidenziata una riduzione delle esportazioni verso gli USA, costituite principalmente da prodotti elettrici, petroliferi e agroalimentari.
- Settore Edile: si è evidenziata una continua crescita, sospinta dagli investimenti per la realizzazione di opere pubbliche. In base alle informazioni disponibili più recenti, oltre i quattro quinti delle risorse del PNRR assegnate ai soggetti attuatori pubblici risultano aggiudicati. I lavori avviati o conclusi risultano pari a poco meno della metà delle gare espletate.
- Servizi: il turismo ed il trasporto aereo sono stati sostenuti dalla domanda estera. Le start up innovative sono meno diffuse rispetto alla media nazionale e sono concentrate principalmente nel settore dei servizi ad alta intensità di conoscenza. Si è assistito ad un ridimensionamento della rete degli sportelli bancari, al quale si è contrapposto il rafforzamento dell'uso di tecnologie digitali nei rapporti tra le banche e la clientela.
- Agricoltura: si registra un calo, soprattutto nel comparto cerealicolo e delle coltivazioni arboree, che ha risentito in modo significativo della siccità che ha colpito la Regione nel 2024.
In relazione al mercato del lavoro, l'occupazione ha continuato ad aumentare, in misura maggiore rispetto alle medie dell’Italia e del Mezzogiorno, soprattutto nella componente del lavoro autonomo. Il numero delle persone in cerca di occupazione si è ridotto in misura consistente, anche se il tasso di disoccupazione risulta ancora circa il doppio della media nazionale. I lavoratori più qualificati rappresentano la quota più bassa rispetto alla media del Paese e costituiscono le professionalità che nei prossimi anni potrebbero essere maggiormente esposte all'impatto della crescente diffusione di tecnologie basate sull'intelligenza artificiale.
L'andamento positivo del mercato del lavoro ha sostenuto il reddito delle famiglie siciliane ed ha contribuito ad un incremento dei consumi, che è stato superiore alla media nazionale.
I prestiti alle famiglie hanno continuato a espandersi, sostenuti dal credito al consumo. Il calo del tasso di interesse ha contribuito all’aumento di erogazioni di mutui per l'acquisto di abitazioni.
In relazione alle aziende, nonostante la diminuzione del costo del credito, nel 2024 i finanziamenti si sono contratti, risentendo della debolezza della domanda di prestiti. La rischiosità è lievemente peggiorata: l'incremento del flusso di nuovi prestiti deteriorati ha riguardato il settore produttivo, in particolare le imprese dei servizi. In sintesi si è assistito per la Regione Sicilia:
- ad un decremento del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti rispetto al 30/06/2024 con una diminuzione del 15%, pari a 51 procedure in meno, mentre l’anno precedente (30/06/2023 - 30/06/2024) si era evidenziato un incremento di procedure, pari al 2%;
- ad un incremento del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti evidenziati nei 12 mesi solari 01/07/2024 – 30/06/2025 rispetto al periodo 01/07/2023 – 30/06/2024 con una diminuzione di 19 procedure, pari al 3%.
In base ai dati sopra riportati, nella regione Sicilia, il numero delle procedure negli ultimi 6 e 12 mesi evidenzia un decremento. In sintesi si è assistito per le Isole:
- ad un decremento semestrale del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti rispetto al 30/06/24 con una diminuzione del 5%, pari a 19 procedure;
- ad un incremento annuale del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti rispetto al 31/12/23 con un aumento del 14%, pari a 102 procedure in più;
- ad un decremento del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti evidenziati nei 12 mesi solari 01/07/2024 – 30/06/2025 rispetto al periodo 01/07/2023 – 30/06/2024 con una diminuzione di 38 procedure, pari al 4%. In base a quanto sopra evidenziato al 30 giugno 2025 la Regione Sicilia e le Isole evidenziano decrementi di procedure e quindi i dati sono incoraggianti ed in controtendenza rispetto a tutte le altre zone d’Italia (Nord Ovest, Nord Est, Centro e Sud). Cosa riserverà il domani? Nessuno lo sa ma segnalo una bellissima frase di Bob Marley: “Non avere paura del domani. Perché in fondo, oggi è il giorno che Ti faceva paura ieri”.
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REV 02
IL DIRITTO DELLA CRISI TRA PROCESSO E VALORE DELL'IMPRESA
Teatro Sociale - Piazza Teofilo Folegno, 4 - Mantova, 6/7 Ottobre 2023
A far tempo dal 2004, nel primo fine settimana di ottobre, a Mantova, di concerto
tra il Tribunale e gli Ordini locali di avvocati, dottori commercialisti e notai, unitamente all'Istituto Vendite
giudiziarie di Mantova, è organizzato un convegno che da sempre si occupa, da un angolo di osservazione plurale,
del fenomeno delle crisi d’impresa, intrecciando i saperi delle scienze aziendalistiche e del diritto.
Negli anni l'organizzazione del convegno si è arricchita dell'apporto offerto dell'istituto Centro studi diritto della
crisi e dell'insolvenza nonché da ultimo del supporto scientifico offerto dalla Rivista Diritto della crisi.
Quest’anno l’incontro di studio si soffermerà sulla salvaguardia del valore delle imprese nei percorsi di ristrutturazione
previsti dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, capitolo cruciale del PNNR, e si addentrerà, inoltre,
nei meandri più spinosi della recente Riforma Cartabia del processo civile, esaminando, in particolare,
le problematiche di coordinamento tra le novità del codice di rito e le procedure concorsuali. Il sabato mattina
sarà dedicato alle professionalità che, dentro e fuori il processo, sono chiamate a supportare l'imprenditore in crisi.
Il convegno, more solito, si accosterà ai problemi che incombono secondo un metro costruttivo e interdisciplinare,
orientato a cogliere il senso di un sistema economico-giuridico ormai proteso a perseguire – ad un tempo – l’obiettivo
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La prospettiva è quella di formare, nel dialogo costante con i magistrati e l'accademia, professionisti della crisi
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la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della
risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo dell'utente.
Tempi di conservazione dei Suoi dati - I dati personali raccolti durante la navigazione saranno conservati per
il tempo necessario a svolgere le attività precisate e non oltre 24 mesi.
Modalità del trattamento - Ai sensi e per gli effetti degli artt. 12 e ss. del GDPR, i dati personali degli
interessati saranno registrati, trattati e conservati presso gli archivi elettronici delle Società, adottando
misure tecniche e organizzative volte alla tutela dei dati stessi. Il trattamento dei dati personali degli
interessati può consistere in qualunque operazione o complesso di operazioni tra quelle indicate all' art. 4,
comma 1, punto 2 del GDPR.
Comunicazione e diffusione - I dati personali dell’interessato potranno essere comunicati, intendendosi con
tale termine il darne conoscenza ad uno o più soggetti determinati, dalla Società a terzi per dare attuazione
a tutti i necessari adempimenti di legge. In particolare i dati personali dell’interessato potranno essere
comunicati a Enti o Uffici Pubblici o autorità di controllo in funzione degli obblighi di legge.
I dati personali dell’interessato potranno essere comunicati nei seguenti termini:
- a soggetti che possono accedere ai dati in forza di disposizione di legge, di regolamento o di
normativa comunitaria, nei limiti previsti da tali norme;
- a soggetti che hanno necessità di accedere ai dati per finalità ausiliare al rapporto che intercorre tra
l’interessato e la Società, nei limiti strettamente necessari per svolgere i compiti ausiliari.
Diritti dell’interessato - Ai sensi degli artt. 15 e ss GDPR, l’interessato potrà esercitare i seguenti diritti:
1. accesso: conferma o meno che sia in corso un trattamento dei dati personali dell’interessato e diritto
di accesso agli stessi; non è possibile rispondere a richieste manifestamente infondate, eccessive o
ripetitive;
2. rettifica: correggere/ottenere la correzione dei dati personali se errati o obsoleti e di completarli, se
incompleti;
3. cancellazione/oblio: ottenere, in alcuni casi, la cancellazione dei dati personali forniti; questo non è
un diritto assoluto, in quanto le Società potrebbero avere motivi legittimi o legali per conservarli;
4. limitazione: i dati saranno archiviati, ma non potranno essere né trattati, né elaborati ulteriormente,
nei casi previsti dalla normativa;
5. portabilità: spostare, copiare o trasferire i dati dai database delle Società a terzi. Questo vale solo per
i dati forniti dall’interessato per l’esecuzione di un contratto o per i quali è stato fornito consenso e
espresso e il trattamento viene eseguito con mezzi automatizzati;
6. opposizione al marketing diretto;
7. revoca del consenso in qualsiasi momento, qualora il trattamento si basi sul consenso.
Ai sensi dell’art. 2-undicies del D.Lgs. 196/2003 l’esercizio dei diritti dell’interessato può essere ritardato,
limitato o escluso, con comunicazione motivata e resa senza ritardo, a meno che la comunicazione possa
compromettere la finalità della limitazione, per il tempo e nei limiti in cui ciò costituisca una misura
necessaria e proporzionata, tenuto conto dei diritti fondamentali e dei legittimi interessi dell’interessato, al
fine di salvaguardare gli interessi di cui al comma 1, lettere a) (interessi tutelati in materia di riciclaggio),
e) (allo svolgimento delle investigazioni difensive o all’esercizio di un diritto in sede giudiziaria)ed f) (alla
riservatezza dell’identità del dipendente che segnala illeciti di cui sia venuto a conoscenza in ragione del
proprio ufficio). In tali casi, i diritti dell’interessato possono essere esercitati anche tramite il Garante con le
modalità di cui all’articolo 160 dello stesso Decreto. In tale ipotesi, il Garante informerà l’interessato di aver
eseguito tutte le verifiche necessarie o di aver svolto un riesame nonché della facoltà dell’interessato di
proporre ricorso giurisdizionale.
Per esercitare tali diritti potrà rivolgersi alla nostra Struttura "Titolare del trattamento dei dati personali"
all'indirizzo ssdirittodellacrisi@gmail.com oppure inviando una missiva a Società per lo studio del diritto
della crisi via Principe Amedeo, 27, 46100 - Mantova (MN). Il Titolare Le risponderà entro 30 giorni dalla
ricezione della Sua richiesta formale.
Dati di contatto - Società per lo studio del diritto della crisi con sede in via Principe Amedeo, 27, 46100 -
Mantova (MN); email: ssdirittodellacrisi@gmail.com.
Responsabile della protezione dei dati - Il Responsabile della protezione dei dati non è stato nominato
perché non ricorrono i presupposti di cui all’art 37 del Regolamento (UE) 2016/679.