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Le Liquidazioni Giudiziali ed i Fallimenti dichiarati nella Regione Friuli Venezia Giulia al 30 giugno 2024
Le Liquidazioni Giudiziali ed i Fallimenti dichiarati nella Regione Friuli Venezia Giulia al 30 giugno 2024
Alberto Valcarenghi, Dottore Commercialista in Crema
6 Novembre 2024
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Con il presente elaborato si evidenzia il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nella Regione Friuli Venezia Giulia, al 30 giugno 2024, con alcuni confronti e considerazioni.
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Il presente elaborato indica il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nella Regione Friuli Venezia Giulia al 30 giugno 2024, con alcuni confronti e considerazioni. Vengono di seguito riportate tre tabelle, che evidenziano rispettivamente: 1) il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nella Regione Friuli Venezia Giulia, per ogni Tribunale, al 30 giugno dell’anno 2024, confrontati con le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati al 30 giugno dell’anno 2023;
2) il riepilogo delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati negli ultimi 12 mesi solari, dal 01/07/2023 al 30/06/2024, confrontati con le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati dal 01/07/2022 al 30/06/2023;
3) il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nella Regione Friuli Venezia Giulia per ogni Tribunale al 31 dicembre dell’anno 2023 confrontati con le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati negli anni 2022-2021-2020. Si precisa che nel presente elaborato, con il termine procedure vengono indicate le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti. Inoltre si riportano sinteticamente alcuni studi ed analisi nazionali e regionali.
Tabella 1 CONFRONTO TRA LE LIQUIDAZIONI GIUDIZIALI ED I FALLIMENTI DICHIARATI AL 30/06/24 CON I FALLIMENTI DICHIARATI AL 30/06/23
Nei quattro Tribunali della Regione Friuli Venezia Giulia, nel primo semestre 2024, sono stati dichiarati n. 61 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle 63 liquidazioni giudiziali e fallimenti dichiarati nel primo semestre 2023, con un decremento totale di 2 procedure, pari al 3% circa in meno rispetto al 30 giugno 2023. I Tribunali di Gorizia, Pordenone e Trieste hanno evidenziato un decremento, mentre il Tribunale di Udine ha avuto un incremento delle procedure. Al 30 giugno 2024, il Tribunale di Udine, con 28 procedure, evidenzia un incremento di 4 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 17%, rispetto al 30 giugno 2023. Il Tribunale di Udine ha dichiarato il 46% delle procedure in tutta la regione. Al 30 giugno 2024, il Tribunale di Pordenone, con 15 procedure, evidenzia un decremento di 2 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 12% circa, rispetto al 30 giugno 2023. Il Tribunale di Trieste è il terzo Tribunale del Friuli Venezia Giulia per numero di procedure dichiarate. Al 30 giugno 2024, il Tribunale di Trieste ha dichiarato n. 11 liquidazioni giudiziali e fallimenti rispetto alle 14 dichiarate al 30 giugno 2023, con un decremento di 3 procedure pari al 21%. Il Tribunale di Trieste ha dichiarato il 18% delle procedure di tutta la Regione. I primi due Tribunali del Friuli Venezia Giulia (Udine e Pordenone) sopra indicati hanno dichiarato, nel primo semestre 2024, complessivamente n. 43 procedure, pari al 70% circa delle liquidazioni giudiziali e fallimenti dichiarati in tutta la Regione.
Tabella 2 CONFRONTO TRA LE PROCEDURE DICHIARATE NEGLI ULTIMI 12 MESI SOLARI DAL 01/07/23 – AL 30/06/24 RISPETTO AL PERIODO DAL 01/07/22 - AL 30/06/23
Il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati in Friuli Venezia Giulia negli ultimi 12 mesi solari, dal 01/07/2023 al 30/06/2024, è pari a 121, rispetto ai 100 dichiarati dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023, con un incremento di 21 procedure, pari al 21%. Negli ultimi 12 mesi, due Tribunali hanno evidenziano un incremento (Udine e Pordenone), un Tribunale (Trieste) ha evidenziato un decremento, mentre Gorizia evidenzia un’invarianza di procedure. Il Tribunale di Udine ha dichiarato n. 63 procedure, con un incremento di 18 procedure, pari al 40%; il Tribunale di Pordenone ha dichiarato n. 35 procedure, con un incremento di 11 procedure, pari all’45,8%; il Tribunale di Gorizia ha dichiarato n. 12 procedure pari al periodo precedente, mentre Trieste, con 11 procedure, evidenzia un decremento di 8 unità.
Tabella 3 CONFRONTO TRA LE PROCEDURE DICHIARATE NEGLI ANNI 2023, 2022, 2021 E 2020
Il numero delle procedure dichiarate nel 2023 è stato di 124 rispetto alle 81 dichiarate nell’anno 2022, con un incremento di 43 procedure, pari al 53,1%. I fallimenti dichiarati nel 2021 erano stati 88, mentre nel 2020 erano stati 130. Nell’anno 2023 il Tribunale di Udine ha evidenziato il numero maggiore di procedure, pari a 59, con una percentuale del 48% sul totale, mentre nell’anno 2022 le procedure erano state 48. Nell’anno 2021 i fallimenti dichiarati erano stati 47, nell’anno 2020 erano stati 68. Il Tribunale di Pordenone, nell’anno 2023, è stato il secondo Tribunale del Friuli Venezia Giulia per numero di procedure dichiarate. Al 31 dicembre 2023, il Tribunale di Pordenone ha dichiarato n. 37 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle 23 dell’anno precedente, con un incremento di 14 procedure, pari a circa il 60,9%. In Friuli Venezia Giulia oggi le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati negli ultimi 12 mesi, pari a 121, sono 9 in meno rispetto all’anno 2020, che evidenziava 130 fallimenti. Il 12 giugno 2024 la Banca d’Italia ha pubblicato il rapporto n. 6 relativo all’Economia del Friuli Venezia Giulia. Di seguito, vengono sintetizzati alcuni aspetti della presente analisi. Nel 2023 l'attività economica, in Friuli Venezia Giulia, è aumentata in misura contenuta rispetto ai tassi di crescita sostenuti del biennio precedente, che avevano portato il PIL regionale a superare il livello del 2019 del 3,4 per cento in termini reali (circa 1 punto in più dell'Italia). In base all’indicatore trimestrale dell'economia regionale (ITER), dopo i segnali di ripresa del primo trimestre, nei mesi successivi, l'attività economica si è indebolita.
Nel comparto manifatturiero, i livelli di attività sono calati, risentendo del brusco arretramento delle esportazioni, sfavorite anche dalla specializzazione settoriale e geografica delle imprese regionali. L'accumulazione di capitale è invece proseguita, sostenuta dagli acquisti di beni strumentali che hanno beneficiato degli sgravi fiscali volti a favorire la transizione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Nel settore delle costruzioni, i livelli produttivi, pur in rallentamento, hanno continuato a crescere a ritmi sostenuti, beneficiando degli incentivi per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica degli edifici e del rafforzamento degli investimenti pubblici. Le transazioni sul mercato immobiliare sono calate significativamente, soprattutto a causa del maggior costo del credito; la dinamica positiva dei prezzi delle abitazioni si è attenuata.
Nel settore terziario, la crescita dell'attività si è considerevolmente indebolita. I servizi di trasporto e la logistica portuale hanno risentito della contrazione delle merci movimentate.
Nel 2023 la redditività delle imprese regionali, che nel biennio precedente era migliorata in tutti i comparti, ha risentito dell'indebolimento del quadro congiunturale e dell'aumento della spesa per interessi connesso con il rialzo dei tassi.
Nei primi mesi del 2024, le tensioni riguardanti il commercio marittimo nel Mar Rosso non hanno avuto ripercussioni significative, né sulle catene di approvvigionamento né sui costi di produzione delle imprese regionali. Gli effetti della crisi si sono invece riflessi in un calo della movimentazione di container, che è la modalità di trasporto più utilizzata per i traffici commerciali con l'Asia.
Nel 2023 si è interrotta l'espansione dell'occupazione che aveva caratterizzato il biennio precedente mentre è ripreso il ricorso agli ammortizzatori sociali, che si è attestato su livelli lievemente superiori a quelli del 2019.
Nel 2023 la crescita del reddito nominale delle famiglie si è indebolita. L'incremento dei prezzi, benché in attenuazione nel corso dell'anno, ha determinato una lieve riduzione dei redditi disponibili in termini reali che non hanno ancora recuperato il livello del 2019. I consumi delle famiglie hanno rallentato, risentendo del calo del potere di acquisto.
I prestiti alle imprese sono diminuiti, risentendo della debolezza della domanda di finanziamenti, su cui influisce l'elevato costo del credito e l'ampia disponibilità di risorse liquide accumulate nel biennio precedente.
Nel complesso, la rischiosità del credito si mantiene su livelli storicamente contenuti.
Nel 2023 l'attività di spesa degli enti territoriali del Friuli Venezia Giulia si è ulteriormente rafforzata. Alla crescita della spesa corrente, sulla quale hanno influito i maggiori esborsi per il personale e per l'acquisto di beni e servizi, si è associata la forte espansione della componente in conto capitale, trainata sia dai contributi a famiglie, imprese ed altri enti pubblici locali, sia dai maggiori investimenti.
La crescita degli investimenti, in atto dal 2021, è stata sostenuta dalle cospicue risorse a disposizione degli enti territoriali per i quali, nel complesso, l'avanzo di bilancio è ulteriormente migliorato e dagli interventi finanziati dai fondi strutturali europei e dal PNRR. L'attuazione del Piano in Regione è proseguita: alla fine dello scorso anno sono state avviate gare per un importo pari a circa i tre quinti delle risorse assegnate ad operatori pubblici per gli interventi che richiedono una procedura di affidamento; poco meno del 70 per cento degli importi messi a bando era stato aggiudicato.
In sintesi, si è assistito, nella Regione Friuli Venezia Giulia:
- ad un decremento del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti rispetto al 30/06/2023, con un calo del 3%, pari a 2 procedure in meno;
- ad un incremento del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti evidenziati nei 12 mesi solari 01/07/2023 – 30/06/2024 rispetto al periodo 01/07/2022 – 30/06/2023 con un aumento di 21 procedure, pari al 21%;
- ad un decremento del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti evidenziate nei 12 mesi solari 01/07/2023 – 30/06/2024 rispetto all’anno 2020, con una diminuzione di 9 procedure.
Mai come in questo momento storico gli imprenditori devono “immaginare il futuro”, per affrontare un sistema competitivo in enorme mutamento. Come diceva il Maestro della Suspense Alfred Hitchcock, considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema: “C'è qualcosa di più importante della logica: è l'immaginazione.”
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REV 02
IL DIRITTO DELLA CRISI TRA PROCESSO E VALORE DELL'IMPRESA
Teatro Sociale - Piazza Teofilo Folegno, 4 - Mantova, 6/7 Ottobre 2023
A far tempo dal 2004, nel primo fine settimana di ottobre, a Mantova, di concerto
tra il Tribunale e gli Ordini locali di avvocati, dottori commercialisti e notai, unitamente all'Istituto Vendite
giudiziarie di Mantova, è organizzato un convegno che da sempre si occupa, da un angolo di osservazione plurale,
del fenomeno delle crisi d’impresa, intrecciando i saperi delle scienze aziendalistiche e del diritto.
Negli anni l'organizzazione del convegno si è arricchita dell'apporto offerto dell'istituto Centro studi diritto della
crisi e dell'insolvenza nonché da ultimo del supporto scientifico offerto dalla Rivista Diritto della crisi.
Quest’anno l’incontro di studio si soffermerà sulla salvaguardia del valore delle imprese nei percorsi di ristrutturazione
previsti dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, capitolo cruciale del PNNR, e si addentrerà, inoltre,
nei meandri più spinosi della recente Riforma Cartabia del processo civile, esaminando, in particolare,
le problematiche di coordinamento tra le novità del codice di rito e le procedure concorsuali. Il sabato mattina
sarà dedicato alle professionalità che, dentro e fuori il processo, sono chiamate a supportare l'imprenditore in crisi.
Il convegno, more solito, si accosterà ai problemi che incombono secondo un metro costruttivo e interdisciplinare,
orientato a cogliere il senso di un sistema economico-giuridico ormai proteso a perseguire – ad un tempo – l’obiettivo
della ristrutturazione del debito e dell’impresa.
La prospettiva è quella di formare, nel dialogo costante con i magistrati e l'accademia, professionisti della crisi
capaci di cimentarsi con incognite nuove con senso di responsabilità, padronanza di idee e di strumenti.
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