I fallimenti e le liquidazioni giudiziali dichiarati nella regione Trentino-Alto-Adige al 31 dicembre 2022 e al 30 giugno 2023
Alberto Valcarenghi, Dottore commercialista in Crema
7 Agosto 2023
Cambia dimensione testo
1) Nella prima si evidenzia un confronto tra il numero di fallimenti e liquidazioni giudiziali dichiarati al 31 dicembre 2022, con i fallimenti dichiarati al 31 dicembre 2021.
La regione Trentino-Alto Adige, in base ai dati ISTAT al 01 Gennaio 2023, ha una popolazione residente di 1.075.317 abitanti. La superficie complessiva della regione è pari a 13.604 kmq, suddivisa in 282 comuni. Le dimensioni dei comuni variano dagli 1,63 kmq di Caines ai 302,27 kmq di Sarentino.
Il Trentino-Alto Adige è una regione a statuto speciale, con ampia autonomia per le due province di Trento e Bolzano. Al 1° gennaio 2023, gli abitanti della provincia autonoma di Trento erano 542.050, mentre gli abitanti della provincia autonoma di Bolzano erano 533.267.
Il turismo, sia invernale che estivo, ricopre un ruolo fondamentale nell'economia della regione. L'agricoltura è sviluppata e le colture più diffuse sono la vite e gli alberi di pere e mele; si segnalano l'allevamento bovino, che utilizza pascoli montani, e l’industria del legno, visto che quasi la metà del territorio è coperto da foreste. L'industria si è sviluppata nei settori siderurgico, meccanico, metallurgico, alimentare, chimico e dei materiali da costruzione. Tra i vini rossi tra i vitigni autoctoni si segnalano quelli di Schiava, Lagrein ed il Teroldego. Tra i diversi vini bianchi si segnalano il Gewürztraminer ed il Müller Thurgau. Trattasi di vini aromatici, i cui profumi sono gli stessi che si avvertono mangiando un chicco della stessa uva, in quanto nella buccia si trovano le molecole odorose.
Trento, il capoluogo della regione, con una popolazione di 118.046 è il Comune con il maggior numero di abitanti, con una superficie di 157,87 Km quadrati, una densità di 748 abitanti per Km quadrato ed una altitudine di 194 metri. Il Comune con il minor numero di abitanti della regione è Massimeno, con 139 abitanti, con una superficie di 21,03 Km quadrati, una densità di 6,61 abitanti per Km quadrato ed una altitudine di 861 metri. Corvara in Badia è il Comune che evidenzia l’altitudine più elevata della regione, pari a 1568 metri. La montagna più alta è l’Ortles (Alpi dell’Ortles), alto 3905 metri.
In relazione alla bellezza della montagna come scriveva Pablo Neruda “Se non scali la montagna non ti potrai mai godere il paesaggio”.
In base ai Conti economici territoriali dell’Istat, nel 2021 il reddito disponibile pro-capite in provincia di Trento era di € 22.400, mentre in provincia di Bolzano era di € 26.300.
Nella pubblicazione della Banca d’Italia “Economie Regionali - L’economia delle province autonome di Trento e Bolzano”, Rapporto annuale n. 4 del 13 giugno 2023, vengono indicati in sintesi seguenti dati.
Nel 2022 la crescita dell'attività economica nelle province autonome di Trento e di Bolzano è proseguita, benché a un ritmo inferiore, a quello del 2021. In base all'indicatore trimestrale dell'economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca d'Italia, l'incremento annuale in valori reali del PIL in Trentino e in Alto Adige sarebbe stato prossimo al 4%. In linea con quanto previsto dagli Istituti di statistica locali, l'aumento sarebbe stato, quindi, leggermente superiore a quello nazionale, riportando il prodotto in entrambe le province su valori lievemente più elevati di quelli del 2019.
Alla crescita economica hanno contribuito tutti i settori di attività, tra cui il comparto turistico, che ha beneficiato del venire meno delle restrizioni alla mobilità. La dinamica del PIL è stata, tuttavia, attenuata dalle conseguenze delle pressioni inflazionistiche, dal connesso rialzo dei tassi di interesse e dall'incertezza geopolitica. Le prospettive di crescita per l'anno in corso potrebbero essere limitate da tali fattori, se perduranti, e dalle difficoltà dell'economia tedesca, in particolar modo per l'Alto Adige. Gli Istituti di statistica provinciali prefigurano per il 2023 un ulteriore indebolimento della dinamica del prodotto.
Nel 2022 la crescita dell'attività industriale nelle province di Trento e di Bolzano si è attenuata rispetto all'anno precedente: in termini reali, i fatturati delle imprese industriali con sede in regione sono aumentati solo lievemente. Le strozzature lungo le catene di approvvigionamento, ridimensionate nei mesi più recenti, hanno gravato sui costi operativi delle imprese, comportando una revisione al rialzo dei loro listini. All'innalzamento dei prezzi si è associata un'espansione dei ricavi nominali, più intensa per le imprese di maggiore dimensione.
Il settore edile ha continuato a crescere, seppure con alcuni segnali di rallentamento, beneficiando degli incentivi governativi agli interventi di ristrutturazione e del positivo andamento del mercato immobiliare. Nel terziario, la ripresa dei flussi turistici, tornati sui livelli elevati del 2019, ha permesso un pieno recupero dell'attività nei servizi di alloggio e ristorazione.
Alla crescita dell'attività economica e, in particolare, alla ripresa del comparto turistico si è associato, nel 2022, un aumento dell'occupazione in entrambe le province, che si è riportata ai livelli pre-pandemici. Vi ha contribuito l'espansione della componente a tempo indeterminato. La congiuntura positiva ha favorito una maggiore partecipazione al mercato del lavoro e un calo del tasso di disoccupazione. Si è fortemente ridimensionato il ricorso agli strumenti di integrazione salariale. A fronte dell'aumento della domanda di lavoro, è cresciuta la difficoltà delle imprese a reperire lavoratori, in particolar modo quelli più qualificati e nel settore delle costruzioni.
Alla fine del 2022 il credito bancario al settore privato non finanziario ha registrato un calo marcato in Trentino ed un rallentamento in Alto Adige: gli andamenti hanno riguardato in entrambe le province sia le banche extraregionali sia quelle locali. La qualità del credito si è mantenuta elevata; il tasso di deterioramento si è ridotto sia per le famiglie sia per le imprese, riflettendo una capacità di rimborso del debito adeguata.
Tabella n. 1 – CONFRONTO 31 DICEMBRE 2022 CON 31 DICEMBRE 2021

Si precisa che dal 15 luglio 2022 con l’entrata in vigore del codice della crisi, la “Liquidazione giudiziale” ha sostituito il “Fallimento”.
Nel corso dell’anno 2022 il numero dei fallimenti è stato notevolmente superiore alle liquidazioni giudiziali.
I fallimenti e le liquidazioni giudiziali, dichiarati al 31 dicembre 2022, in tutta la regione sono stati pari a 76, rispetto agli 80 fallimenti dichiarati al 31 dicembre 2021, con una diminuzione di 4 fallimenti, pari al 5%. Nell’anno 2020, il numero di fallimenti era stato pari a 90 e quindi nell’anno 2022 la diminuzione di fallimenti rispetto all’anno 2020 è stato di 14 unità, pari al 15,6%.
Il Tribunale di Trento ha aumentato di tre unità il numero di procedure rispetto al 2021, il Tribunale di Bolzano ha evidenziato il medesimo numero di procedure rispetto all’anno precedente ed il Tribunale di Rovereto ha evidenziato una diminuzione superiore al 46%.

I fallimenti e le liquidazioni giudiziali dichiarati al 30 giugno 2023, in tutta la regione sono stati pari a 37 rispetto ai 46 fallimenti dichiarati al 30 giugno 2022, con una diminuzione di 9 tra liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 19,6%.
Il Tribunale di Bolzano ed il Tribunale di Rovereto evidenziano una procedura in meno rispetto all’anno scorso e quindi sono sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente; il Tribunale di Trento evidenzia un decremento di 7 procedure pari al 35% rispetto all’anno precedente.
I dati della regione Trentino-Alto Adige al 30 giugno 2023 risultano in calo rispetto ai dati evidenziati al 30 giugno 2022, con una percentuale del 19,6% e questo è un dato in controtendenza rispetto ad altre regioni d’Italia. Va sottolineato però che le procedure dichiarate nell’anno 2022 avevano subito una diminuzione del 5% rispetto all’anno 2021 e quindi il calo era inferiore rispetto ad altre regioni d’Italia.