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Fallimenti e liquidazioni giudiziali nel Tribunale di Bergamo: analisi statistica

Alberto Valcarenghi, Dottore commercialista in Crema

28 Dicembre 2022

Con il presente elaborato, si evidenzia una breve analisi dei dati relativi al Tribunale di Bergamo e alla provincia di Bergamo, con indicazione del numero dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali, dichiarati al 30 novembre 2022 e con alcuni riferimenti ai dati sul mercato del lavoro, al 30 settembre 2022 con riferimento anche ai territori suddivisi per ogni Centro per l’impiego.
Riproduzione riservata
I fallimenti e le liquidazioni giudiziali, dichiarati dal Tribunale di Bergamo, al 30 novembre 2022 ed i dati del mercato del lavoro, al 30 settembre 2022, nella Provincia di Bergamo
La presente analisi ha come obiettivo di fare comprendere meglio le dinamiche dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali, dichiarati dal Tribunale di Bergamo, al 30 novembre 2022 e l’andamento del mercato del lavoro rilevato nella Provincia di Bergamo, al 30 settembre 2022.
Per i dati dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali, oggetto della seguente ricerca, ringrazio la gentilissima dott.ssa Grasso Marilena, Funzionario responsabile della Cancelleria Fallimentare del Tribunale di Bergamo. Per le dettagliate rielaborazioni ringrazio i pazienti e precisi dott.ssa Francesca Spreafico, dott.ssa Pamela Malfarà e dott. Simone Boffelli, “Addetti Ufficio per il Processo” presso il Tribunale di Bergamo, sezione Esecuzioni e Fallimenti. Per i dati del mercato del lavoro, ringrazio la Provincia di Bergamo, nella persona della dott.ssa Elisabetta Donati, Responsabile del Centro per l’impiego provinciale.

I FALLIMENTI E LE LIQUIDAZIONI GIUDIZIALI DICHIARATI DAL TRIBUNALE DI BERGAMO AL 30 NOVEMBRE 2022
Verranno di seguito riportate 5 tabelle. 
1) Nella prima si evidenzia un confronto con il numero di fallimenti e liquidazioni giudiziali dichiarati al 30 novembre 2022, con i fallimenti dichiarati al 30 novembre 2021. 
2) Nella seconda tabella l’analisi riguarda i fallimenti e le liquidazioni giudiziali dichiarate per codice di attività ATECO, in quanto tali informazioni permettono di comprendere quali settori hanno evidenziato il maggior numero di insolvenze. 
3) La terza tabella evidenzia gli aspetti dimensionali delle società insolventi. 
4) La quarta tabella evidenzia la forma giuridica delle società insolventi.
5) La quinta tabella evidenzia la ripartizione territoriale dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali dichiarati.
La scelta della ripartizione territoriale non è semplice, in quanto è fondamentale ottenere sinergie con informazioni già disponibili. Per poter effettuare la scelta corretta è quindi necessario conoscere la geografia e anche la storia del territorio.
A tal proposito, è utile ricordare che la provincia di Bergamo, in base ai dati ISTAT al 01 Gennaio 2022, è composta da 243 Comuni, con una popolazione residente di 1.102.670 abitanti, una superficie di 2.754,83 Km quadrati ed una densità di 400 abitanti per ogni KM quadrato. Il Comune con il maggior numero di abitanti della provincia è Bergamo con 120.207 abitanti, una superficie di 40,15 Km quadrati ed una densità 2994 abitanti per Km quadrato. Il Comune con il minor numero di abitanti della provincia è Blello, con 72 abitanti, una superficie di 2,2 Km quadrati ed una densità 33 abitanti per Km quadrato. Foppolo è il Comune che evidenzia l’altitudine più elevata della provincia, pari a 1508 metri. La montagna più alta è il Pizzo Coca (Alpi centrali), alta 3.052 metri. Il Comune di Fiorano al Serio, con una superficie di 1,06 Km quadrati, è il comune più piccolo, mentre il comune di Valbondione, con una superficie di 96,89 Km quadrati, è il comune più grande come estensione. Il quarto Comune della provincia di Bergamo, per estensione, è il comune di Taleggio, con 47,13 Km quadrati e soli 540 abitanti. In provincia di Bergamo, è presente inoltre il Santuario Santa Maria del Fonte a Caravaggio, che è uno dei Santuari più visitati in Italia e ciò comporta un turismo “religioso” costante nel corso dell’anno, con i picchi di affluenza più elevati nel corso del mese di maggio e ottobre.
In base ai dati pubblicati dal Dipartimento delle Finanze, per i redditi 2020, relativi alle dichiarazioni dei redditi presentate nell’anno 2021, il reddito medio pro-capite della provincia di Bergamo ammonta ad € 21.467,26. Le filiali bancarie, in tutta la provincia di Bergamo, sono 461.
Il territorio è ricco, molto produttivo e dinamico, con notevoli attività agricole, industriali, artigianali e turistiche, con colline, montagne e laghi frequentati dai turisti in ogni stagione dell’anno. Per poter capire il presente, è fondamentale conoscere il passato. Nella storia è utile ricordare anche il Lago Gerundo, che si estendeva dal territorio Bergamasco al Cremasco e al Lodigiano. Questo lago, prosciugato intorno all’anno 1000, era famoso per la presenza di Tarantasio, un terribile drago che mangiava i bambini. Una leggenda narra che il drago sia stato ucciso da Umberto Visconti, capostipite della famiglia Visconti, che decise di utilizzare la figura del drago come simbolo della famiglia.
Per poter meglio comprendere un territorio così variegato, è necessario affidarsi a ripartizioni territoriali già in essere. Ciò permette di poter usufruire di dati ed informazioni provenienti da fonti diverse che, utilizzate insieme, possano fornire spunti di riflessione. A tal proposito, in questa analisi, i fallimenti e le liquidazioni giudiziali vengono ripartite in base ai 10 territori individuati dai Centri per l’impiego della provincia di Bergamo. I Centri per l’impiego sono strutture pubbliche, coordinate dalle Regioni e dalle Province, che favoriscono l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e promuovono interventi di politica attiva del lavoro. Svolgono inoltre attività amministrative, come l’iscrizione alle liste di mobilità e agli elenchi delle categorie protette, le cessazioni dei rapporti di lavoro ed il rilascio del certificato di disoccupazione.
E’ di tutta evidenza che ogni provincia ha una serie di informazioni dettagliate sul lavoro, ripartite per ogni Centro per l’impiego e tali dati, integrati dal numero dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali dichiarati, permetterà di avere indicazioni dinamiche per ogni territorio.

Tabella n.1 – CONFRONTO
Si precisa che. nel codice della crisi, entrato in vigore in data 15 luglio 2022, il termine “fallimento” è stato sostituito con “liquidazione giudiziale”.
Il Tribunale di Bergamo sta smaltendo le pre-fallimentari per i procedimenti instaurati prima del 15 luglio 2022 ed il numero dei fallimenti attualmente è notevolmente superiore alle liquidazioni giudiziali. Nel corso dei prossimi mesi, si assisterà ad una inversione di tendenza.
I fallimenti e le liquidazioni giudiziali, dichiarati al 30 novembre 2022, sono pari a 139 rispetto ai 156 fallimenti dichiarati al 30 novembre 2021, con una diminuzione di 17 fallimenti, pari all’ 11%.

Tabella n.2 – FALLIMENTI E LIQUIDAZIONI GIUDIZIALI PER CODICE ATECO
Nella tabella 2 si evidenzia che, sulle 139 procedure dichiarate (fallimenti e liquidazioni giudiziali) al 30 novembre 2022, sono stati individuati i codici ATECO che individuano l’attività economica svolta (in tre casi il dato non era disponibile e quindi sono stati analizzate 136 procedure).
Il limite della ricerca è che, a volte, le società svolgono un’attività o più attività che non corrispondono al codice ATECO riportato al registro delle imprese; fatta questa precisazione, l’analisi permette comunque di avere una visuale sull’andamento delle procedure nel territorio.
Il settore Costruzioni (lettera F), con 35 procedure, rappresenta il 26% del totale; il settore Servizi (lettere da K-N), con 27 procedure, rappresenta il 20% del totale; il settore Industria (lettere B-E), con 26 procedure, rappresenta il 19% del totale, il settore commercio (lettera G), con 16 procedure, rappresenta l’12% del totale; il settore Trasporto (lettera H), con 11 procedure, rappresenta l’8% del totale ed i servizi alloggio e ristorazione (lettera I), con 11 procedure, rappresenta l’8% del totale.

Tabella n.3 – ASPETTI DIMENSIONALI
Nella tabella 3, i fallimenti e le liquidazioni giudiziali sono stati ripartiti in base agli aspetti dimensionali. Le imprese fino a 10 dipendenti sono microimprese, quelle fra i 10 e i 50 dipendenti sono piccole imprese, quelle fra i 50 e i 250 sono medie imprese.  Sopra questa soglia si parla di grandi imprese. Oltre al parametro ULA (Unità Lavorative Anno) relativo ai dipendenti, ci sono anche tetti di fatturato: 2 milioni di euro per la microimpresa, 10 milioni per la piccola impresa (oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro), 50 mln per la media impresa (oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro). Sono state esaminate 138 procedure perché in un caso il dato non è stato reperito. Il 75% delle procedure riguarda MICROIMPRESE (n. 104 su 138), il 17% riguarda le PICCOLE IMPRESE (n. 23 su 138), l’8% le MEDIE IMPRESE (n.11 su 138).

Tabella n.4 – TIPOLOGIA DI SOCIETA’ O IMPRESE INDIVIDUALI
Nella tabella 4, le società di capitali fallite o in liquidazione giudiziale sono pari a 108 e rappresentano il 78% del totale. Più precisamente, si tratta di 101 SRL (società a responsabilità limitata), 6 SRLS (società a responsabilità limitata semplificata) ed 1 SPA (società per azioni). Le imprese individuali sono 15, pari al 11%. Le società di persone sono 11, pari all’ 8%, di cui 7 SAS (società in accomandita semplice) e 4 SNC (società in nome collettivo). Le cooperative sono 5, pari al 4%.
Come già indicato, la ripartizione dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali per territorio è fondamentale per poter capire meglio le dinamiche che ci circondano ed i Centri per l’impiego, a parere dello scrivente, rispondono a tale richiesta. 
I Centri per l'impiego (Cpi) sono dislocati in punti strategici del territorio provinciale. Ad ognuno di loro è stata assegnata un'area di competenza che comprende più comuni.
Le aree territoriali di competenza dei Centri per l’impiego della Provincia di Bergamo, con l’indicazione del numero dei residenti, della superficie e della densità (abitanti/km quadrato) sono:
  1. Albino – 95.494 residenti (pari al 9% del totale) – 195 km quadrati – densità 490 abitanti per km quadrato
    Albino - Alzano Lombardo - Aviatico - Casnigo - Cazzano Sant'Andrea - Cene - Colzate - Fiorano Al Serio - Gandino - Gazzaniga - Leffe - Nembro - Peia - Pradalunga - Ranica - Selvino - Vertova - Villa Di Serio.
  2. Bergamo – 303.347 residenti (pari al 28% del totale) – 182,93 km quadrati – densità 1658 abitanti per km quadrato
    Albano Sant' Alessandro - Azzano San Paolo - Bagnatica - Bergamo - Brusaporto - Curno - Dalmine - Gorle - Grassobbio - Lallio - Levate - Mozzo - Orio al Serio - Osio Sopra - Pedrengo - Ponteranica - Scanzorosciate - Seriate - Stezzano - Torre Boldone - Torre De' Roveri - Treviolo – Zanica.
  3. Clusone – 41.760 residenti (pari al 4% del totale) – 604 km quadrati – densità 69 abitanti per km quadrato
    Ardesio - Azzone - Castione della Presolana - Cerete - Clusone - Colere - Fino del Monte - Gandellino - Gorno - Gromo - Oltressenda Alta - Oneta - Onore - Parre - Piario - Ponte Nossa - Premolo - Rovetta - Schilpario - Songavazzo - Valbondione - Valgoglio - Villa d'Ogna - Vilminore di Scalve.
  4. Grumello Del Monte – 84.531 residenti (pari al 8% del totale) – 183 km quadrati – densità 462 abitanti per km quadrato
    Adrara San Martino - Adrara San Rocco - Bolgare - Calcinate - Castelli Calepio - Cavernago - Chiuduno - Credaro - Foresto Sparso Gandosso - Grumello Del Monte - Mornico Al Serio - Palosco - Parzanica - Predore - Sarnico - Tavernola Bergamasca - Telgate - Viadanica - Vigolo – Villongo.
  5. Lovere – 33.275 residenti (pari al 3% del totale) – 125 km quadrati – densità 266 abitanti per km quadrato
    Bossico - Castro - Costa Volpino - Endine Gaiano - Fonteno - Lovere - Pianico - Riva di Solto - Rogno - Solto Collina – Sovere.
  6. Ponte San Pietro – 147.951 residenti (pari al 13% del totale) – 167 km quadrati – densità 886 abitanti per km quadrato
    Almenno San Bartolomeo - Ambivere - Barzana - Bonate Sopra - Bonate Sotto - Bottanuco - Brembate - Brembate di Sopra - Calusco d'Adda - Capriate San Gervasio - Caprino Bergamasco - Carvico - Chignolo - Terno d'Isola - Cisano Bergamasco - Filago - Madone - Mapello - Medolago - Palazzago - Ponte San Pietro - Pontida - Presezzo - Solza - Sotto Il Monte Giovanni XXIII - Suisio - Terno d'Isola - Torre de' Busi -  Villa d'Adda.
  7. Romano di Lombardia – 74.116 residenti (pari al 7% del totale) – 181 km quadrati – densità 410 abitanti per km quadrato
    Antegnate - Barbata - Bariano - Calcio - Cividate al Piano - Cortenuova - Covo - Fara Olivana con Sola - Fontanella - Ghisalba - Isso - Martinengo - Morengo - Pumenengo - Romano di Lombardia - Torre Pallavicina.
  8. Trescore Balneario – 57.928 residenti (pari al 5% del totale) – 120 km quadrati – densità 477 abitanti per km quadrato
    Berzo San Fermo - Bianzano - Borgo di Terzo - Carobbio degli Angeli - Casazza - Cenate Sopra - Cenate Sotto - Costa di Mezzate - Entratico - Gaverina Terme - Gorlago - Grone - Luzzana - Monasterolo del Castello - Montello - Ranzanico - San Paolo d'Argon - Spinone al Lago - Trescore Balneario - Vigano San Martino -Zandobbio.
  9. Treviglio – 174.360 residenti (pari al 16% del totale) – 248 km quadrati – densità 711 abitanti per km quadrato
    Arcene - Arzago d'Adda - Boltiere - Brignano Gera d'Adda - Calvenzano - Canonica d'Adda - Caravaggio - Casirate d'Adda - Castel Rozzone - Ciserano - Cologno al Serio - Comun Nuovo - Fara Gera d'Adda - Fornovo San Giovanni - Lurano - Misano di Gera d'Adda - Mozzanica - Osio Sotto - Pagazzano - Pognano - Pontirolo Nuovo - Spirano - Treviglio - Urgnano - Verdellino – Verdello.
  10. Zogno – 88.538 residenti (pari al 8% del totale) – 750 km quadrati – densità 118 abitanti per km quadrato
    Algua - Alme' - Almenno San Salvatore - Averara - Bedulita - Berbenno - Blello - Bracca - Branzi - Brumano - Camerata Cornello - Capizzone - Carona - Cassiglio - Corna Imagna - Cornalba - Costa Serina - Costa Valle Imagna - Cusio - Dossena - Foppolo - Fuipiano Valle Imagna - Isola di Fondra - Lenna - Locatello - Mezzoldo - Moio de' Calvi - Olmo al Brembo - Oltre il Colle - Ornica - Paladina - Piazza Brembana - Piazzatorre - Piazzolo - Roncobello - Roncola - Rota d'Imagna - San Giovanni Bianco - San Pellegrino Terme - Santa Brigida - Sant'Omobono Terme - Sedrina - Serina - Sorisole - Strozza - Taleggio - Ubiale Clanezzo - Val Brembilla - Valbrembo - Valleve - Valnegra - Valtorta - Vedeseta - Villa d'Almè – Zogno.

Tabella n.5 - Fallimenti e Liquidazioni Giudiziali dichiarati al 30/11/22 dal Tribunale di Bergamo ripartiti in base alle 10 aree territoriali dei Centri per l’impiego
Nella tabella 5, nella prima colonna, sono indicati il numero dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali dichiarati nel territorio di ogni Centro per l’impiego; nella seconda colonna, per ogni posizione, è indicato il peso percentuale sul totale; nella terza colonna, è indicato il numero dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali cumulate; nella quarta colonna, si evidenzia il peso percentuale cumulato.  
Dai dati esaminati, si evidenzia che il 42,45% dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali è dichiarato nel territorio del Centro per impiego di Bergamo in cui vivono il 28% dei residenti della provincia; il 20,14% è dichiarato nel territorio del Centro per impiego di Treviglio in cui vivono il 16% dei residenti della provincia; il 9,35% è dichiarato nel territorio del Centro per impiego di Grumello del Monte in cui vivono l’8% dei residenti della provincia; il 9,35% è dichiarato nel territorio del Centro per impiego di Ponte San Pietro in cui vivono il 13% dei residenti della provincia. Dai dati sopra indicati, si evince che i territori dei primi quattro Centri per Impiego evidenziano 113 fallimenti e liquidazioni giudiziali, pari all’ 81% del totale  ed in tali territori vivono il 65% dei residenti in provincia. 

IL MERCATO DEL LAVORO NELLA PROVINCIA DI BERGAMO AL 30/09/2022 E LE IMPRESE ATTIVE AL 30/09/2022 AL REGISTRO DELLE IMPRESE
Dopo aver analizzato i fallimenti e le liquidazioni giudiziali, per poter effettuare delle considerazioni, è opportuno esaminare:
- i dati del lavoro ripartiti in base ai singoli territori per Centro per l’impiego e per i settori di attività;
- i dati delle imprese attive al registro delle imprese per codice ATECO e per tipologia di società/impresa.
Vengono di seguito riportati degli stralci delle considerazioni indicate nel Rapporto sul lavoro dipendente in Provincia di Bergamo, 3° trimestre 2022, pubblicato in data 30 novembre.
Da gennaio a settembre, il lavoro dipendente in provincia di Bergamo è aumentato di 8541 posizioni lavorative, risultato a saldo di 114.452 assunzioni e 105.911 cessazioni. Nel terzo trimestre (luglio-settembre), le assunzioni hanno rallentato (35.832, +0,5% su base annua) a fronte di un aumento delle cessazioni (37.777 +10,2%). Ne è conseguito un bilancio trimestrale in negativo (-1945 posizioni) Tenendo conto del risultato dei primi nove mesi e delle prospettive della congiuntura economica, si può prevedere che il 2022 si chiuderà, nonostante la dinamica degli ultimi mesi e il peggioramento delle aspettative, con una crescita media ancora consistente dell’occupazione dipendente in provincia. La variazione occupazionale è positiva in tutti i macrosettori ma in decelerazione. Nell’industria si scorge un rallentamento netto dall’inizio dell’anno della dinamica degli addetti nei settori a più alta intensità energetica. Le costruzioni continuano a assicurare un contributo, diretto e indiretto, all’occupazione, meno intenso rispetto ai trimestri precedenti. Nel terziario c’è grande eterogeneità con segni di indebolimento nel commercio e in alcuni servizi più sensibili al ciclo dei consumi e dinamiche più positive nei servizi professionalmente avanzati alle imprese e nella logistica.
I dati utilizzati per l’analisi sono stati inoltre desunti dall’ Osservatorio sulle imprese della Camera di Commercio di Bergamo 3° trimestre 2022 e dal Dipartimento delle Finanze Osservatorio Partite iva terzo trimestre.  
Vengono di seguito riportate quattro tabelle, precisamente dalla n° 6 alla n° 9. 
6)   Si evidenziano le assunzioni, le cessazioni ed il saldo dei dipendenti al 30 settembre, per circoscrizioni territoriali dei centri per l’impiego, per sede di lavoro. 
7)   Si evidenzia il numero di dipendenti in essere, per settori di attività, al 30 settembre 2022.
8)   Sono indicate le imprese attive al registro delle imprese di Bergamo, al 30 settembre 2022, per codice Ateco, senza considerare le amministrazioni pubbliche lettera 0 e le imprese non classificate lettera x
9)   La tabella riporta le imprese attive al registro delle imprese di Bergamo, al 30 settembre 2022, per tipologia di società/impresa.

Tabella n.6 – Assunzioni cessazioni e saldo dipendenti al 30 settembre 2022 circoscrizioni territoriali dei centri per l’impiego per sede di lavoro – Provincia di Bergamo
Da una prima analisi si evidenzia che tutti i territori hanno un saldo positivo tra assunzioni e cessazioni. L’incremento più elevato si è rilevato nei territori Centro per l’impiego di BERGAMO di ROMANO DI LOMBARDIA e di TREVIGLIO.
In totale, a fronte di 105.911 cessazioni, si è assistito ad assunzioni per 114.452, con un saldo positivo di 8541. 

Tabella n.7 – Numero di dipendenti in essere per settori di attività al 30 settembre 2022
Dai dati sopra indicati, si evidenzia che il 77% dei dipendenti opera nel settore dei servizi e nella manifattura, mentre l’11% opera nel commercio e il 9% lavora nel settore costruzioni.

Tabella n.8 – Imprese attive al registro delle imprese di Bergamo al 30 settembre 2022 per codice Ateco senza considerare le amministrazioni pubbliche lettera 0 e le imprese non classificate lettera X
Il totale delle imprese attive al registro delle imprese (al netto delle amministrazioni pubbliche e delle imprese non classificate) è pari a 83.066.
Dalla tabella, si evidenzia che, al 30/09/22, le imprese che operano nel commercio al dettaglio e all’ingrosso (lettera G) sono 18.194, pari al 22% del totale, le imprese di costruzioni (lettera F) sono 16.909, pari al 20%, le imprese che operano nel settore dei servizi finanziari, immobiliari, professionali e di supporto alle imprese (lettere da K a N) sono 16.215, pari al 20% del totale, e le imprese che operano nell’industria (lettere da B a E) sono 10.490, pari al 13% del totale.
Confrontando tali dati con i fallimenti e le liquidazioni giudiziali, dichiarate al 30/11/22, ripartite per codice ATECO (tabella n. 2), si può notare che:
- il settore trasporto e magazzinaggio (lettera H), che rappresenta il 2% del totale delle attività attive, ha evidenziato fallimenti e liquidazioni pari all’8% del totale di dette procedure;
- il settore industria (lettere da B a E), che rappresenta il 13% del totale delle attività attive, ha evidenziato fallimenti e liquidazioni pari al 19% del totale di dette procedure;
- il settore costruzioni (lettera F), che rappresenta il 20% del totale delle attività attive, ha evidenziato fallimenti e liquidazioni pari al 26% del totale di dette procedure.
I tre settori sopra riportati rappresentano il 35% del totale di tutte le attività ma evidenziano il 53% dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali dichiarate. 

Tabella n.9 – Imprese attive al registro delle imprese di Bergamo al 30 settembre 2022 per tipologia di società/ impresa

Al 30 settembre 2022, il 51% delle imprese attive al registro delle imprese è rappresentato da individuali, il 31% sono società di capitali, il 15% società di persone ed il 2% altre forme giuridiche. 
Confrontando tali dati con i fallimenti e le liquidazioni giudiziali dichiarate al 30/11/22, ripartite per tipologia di società o impresa (tabella n. 4), si può notare:
- che le società di capitali, che rappresentano il 31% delle imprese attive al registro delle imprese, rappresentano il 78% dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali dichiarate.
- che le imprese individuali, che rappresentano il 51% delle imprese attive al registro delle imprese rappresentano l’11% dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali dichiarate.

CONCLUSIONI
Al 30 novembre 2022, il Tribunale di Bergamo ha dichiarato 139 tra fallimenti e liquidazioni giudiziali, rispetto ai 156 fallimenti dichiarati al 30 novembre 2021, con una riduzione di 17 procedure, pari all’ 11%, mentre il dato della regione Lombardia evidenzia una riduzione del 20 circa%.
Il codice ATECO permette di individuare il settore di attività e dall’analisi è possibile individuare le attività che hanno evidenziato un numero più elevato di procedure; al 30 novembre 2022, il settore delle Costruzioni appare il più penalizzato.
In relazione agli aspetti dimensionali, falliscono maggiormente le microimprese, con una incidenza pari al 75% del totale mentre, per la natura giuridica, falliscono maggiormente le società di capitali, con una incidenza pari al 78% del totale. 
Ripartire i fallimenti e le liquidazioni giudiziali in base ai territori per Centro per l’impiego della provincia, permette e permetterà, per il futuro, di incrociare dettagliati dati sul lavoro con le procedure dichiarate. 
Nell’anno 2019, i fallimenti dichiarati in Italia sono stati 11.110, nell’anno 2020, i fallimenti sono stati 7.594, nell’anno 2021, i fallimenti sono stati 8.981. Se la riduzione media dei fallimenti del 20% circa, della regione Lombardia, dovesse evidenziarsi anche a livello nazionale, nel 2022, i fallimenti e le liquidazioni giudiziali dichiarati potrebbero essere inferiori ai fallimenti dichiarati nel 2020.

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Comunicazione e diffusione - I dati personali dell’interessato potranno essere comunicati, intendendosi con tale termine il darne conoscenza ad uno o più soggetti determinati, dalla Società a terzi per dare attuazione a tutti i necessari adempimenti di legge. In particolare i dati personali dell’interessato potranno essere comunicati a Enti o Uffici Pubblici o autorità di controllo in funzione degli obblighi di legge.

I dati personali dell’interessato potranno essere comunicati nei seguenti termini:

  • - a soggetti che possono accedere ai dati in forza di disposizione di legge, di regolamento o di normativa comunitaria, nei limiti previsti da tali norme;
  • - a soggetti che hanno necessità di accedere ai dati per finalità ausiliare al rapporto che intercorre tra l’interessato e la Società, nei limiti strettamente necessari per svolgere i compiti ausiliari.

Diritti dell’interessato - Ai sensi degli artt. 15 e ss GDPR, l’interessato potrà esercitare i seguenti diritti:

  • 1. accesso: conferma o meno che sia in corso un trattamento dei dati personali dell’interessato e diritto di accesso agli stessi; non è possibile rispondere a richieste manifestamente infondate, eccessive o ripetitive;
  • 2. rettifica: correggere/ottenere la correzione dei dati personali se errati o obsoleti e di completarli, se incompleti;
  • 3. cancellazione/oblio: ottenere, in alcuni casi, la cancellazione dei dati personali forniti; questo non è un diritto assoluto, in quanto le Società potrebbero avere motivi legittimi o legali per conservarli;
  • 4. limitazione: i dati saranno archiviati, ma non potranno essere né trattati, né elaborati ulteriormente, nei casi previsti dalla normativa;
  • 5. portabilità: spostare, copiare o trasferire i dati dai database delle Società a terzi. Questo vale solo per i dati forniti dall’interessato per l’esecuzione di un contratto o per i quali è stato fornito consenso e espresso e il trattamento viene eseguito con mezzi automatizzati;
  • 6. opposizione al marketing diretto;
  • 7. revoca del consenso in qualsiasi momento, qualora il trattamento si basi sul consenso.

Ai sensi dell’art. 2-undicies del D.Lgs. 196/2003 l’esercizio dei diritti dell’interessato può essere ritardato, limitato o escluso, con comunicazione motivata e resa senza ritardo, a meno che la comunicazione possa compromettere la finalità della limitazione, per il tempo e nei limiti in cui ciò costituisca una misura necessaria e proporzionata, tenuto conto dei diritti fondamentali e dei legittimi interessi dell’interessato, al fine di salvaguardare gli interessi di cui al comma 1, lettere a) (interessi tutelati in materia di riciclaggio), e) (allo svolgimento delle investigazioni difensive o all’esercizio di un diritto in sede giudiziaria)ed f) (alla riservatezza dell’identità del dipendente che segnala illeciti di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio ufficio). In tali casi, i diritti dell’interessato possono essere esercitati anche tramite il Garante con le modalità di cui all’articolo 160 dello stesso Decreto. In tale ipotesi, il Garante informerà l’interessato di aver eseguito tutte le verifiche necessarie o di aver svolto un riesame nonché della facoltà dell’interessato di proporre ricorso giurisdizionale.

Per esercitare tali diritti potrà rivolgersi alla nostra Struttura "Titolare del trattamento dei dati personali" all'indirizzo ssdirittodellacrisi@gmail.com oppure inviando una missiva a Società per lo studio del diritto della crisi via Principe Amedeo, 27, 46100 - Mantova (MN). Il Titolare Le risponderà entro 30 giorni dalla ricezione della Sua richiesta formale.

Dati di contatto - Società per lo studio del diritto della crisi con sede in via Principe Amedeo, 27, 46100 - Mantova (MN); email: ssdirittodellacrisi@gmail.com.

Responsabile della protezione dei dati - Il Responsabile della protezione dei dati non è stato nominato perché non ricorrono i presupposti di cui all’art 37 del Regolamento (UE) 2016/679.

Il TITOLARE

del trattamento dei dati personali

Società per lo studio del diritto della crisi

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